Andrea Camilleri, gli scrittori e la televisione

Una riflessione sulla scrittura televisiva

Andrea Camilleri ripercorre le tappe del suo lavoro artistico che, dopo un’intensa esperienza in radiofonia, lo porta dietro le quinte televisive rivestendo numerosi ruoli, ad esempio come delegato alla produzione delle prime otto commedie in tv di Eduardo De Filippo o come produttore esecutivo dello sceneggiato Le inchieste del commissario Maigret.

I primi sceneggiati sembrano essere una biblioteca di raffinata cultura. ‘I fratelli Karamazov’, ‘Delitto e Castigo’, ‘I Promessi Sposi’, sono dei capolavori della letteratura mondiale che vengono adattati per la televisione e questo faceva sì che, quasi contemporaneamente, gli editori rieditassero questi libri e quindi c'era già una rispondenza nella lettura e nell'allargamento della visione culturale degli italiani.

Andrea Camilleri si sofferma inoltre sul ruolo pedagogico del mezzo televisivo, strumento indispensabile per l’unificazione linguistica del nostro Paese. Le riflessioni sulla relazione tra lingua e dialetti arricchiscono l’analisi dello scrittore sul suo personaggio più amato, Il commissario Montalbano, una sintesi di scelte stilistiche e linguistiche ben precise sia su carta che sullo schermo.

 

 

Andrea Camilleri è nato nel 1925 a Porto Empedocle. È regista teatrale e radiofonico, regista e produttore televisivo, sceneggiatore, docente di regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Ha pubblicato più di 70 libri tra narrativa e saggistica. Il corso delle cose, 1978, è il suo primo romanzo. Ha scritto i romanzi che hanno come protagonista il commissario Salvo Montalbano: da La forma dell’acqua del 1994 a Un covo di vipere del 2013. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo d’ispirazione storica Inseguendo un’ombra