Annie Ernaux, Memoria di ragazza
Un'intervista alla vincitrice del Premio Gregor Von Rezzori
Sono arrivata all'autobiografia in maniera molto progressiva e il momento decisivo è stato il libro su mio padre, Il posto. A partire da questo ho preso a considerare me stessa come un'altra da un punto di vista distaccato, sociologico, storico, perché penso di non essere unica, sono solo un esemplare di umanità
Di Annie Ernaux L'orma editore ha tradotto e pubblicato in Italia Il posto (Gallimard 1983, L'orma 2014), Gli anni (Gallimard 2008, L'orma 2015), L'altra figlia (NiL éditions 2011, L'orma 2016) e Una donna con cui la scrittrice ha vinto il premio Gregor von Rezzori 2019.
Annie Ernaux nasce a Lillebonne, Seine-Maritime, nel 1940. Di famiglia operaia, ha vissuto fino all’adolescenza in Normandia, mantenendo in seguito un forte legame con l’ambiente sociale d’origine e le tematiche della differenza di classe. Ha esordito con il romanzo Gli armadi vuoti (Les Armoires vides, 1974), nella tradizione del realismo sociale, cui è seguito Il posto (La place, 1984), ricostruzione del proprio ambiente familiare. Nei romanzi successivi ha continuato a indagare, i luoghi e le sensazioni della propria autobiografia: Passione semplice (Passion simple, 1991), La vita esteriore (La vie extérieure, 2000), Perdersi (Se perdre, 2001), L’uso della foto (L’usage de la photo, 2005), L'altra figlia (L'autre fille, 2016). Gli anni (Les années, 2008), pubblicato da L'orma nel 2016, è vincitore del Premio Strega Europeo 2016 e finalista del Premio Sinbad 2015 - Narrativa straniera. Con L'Orma ha pubblicato Memoria di ragazza (2017) e La vergogna (2018).