Antonio Debenedetti, E fu settembre
La scoperta di essere ebreo
In Quel giorno, quell'anno (Solferino) Antonio Debenedetti mette in scena Enrichetto Norzi, un ebreo quarantenne che vive a Roma e che dell'ebraismo non si è mai interessato. Sono le leggi razziali a scuotere qualcosa nella sua coscienza, spingendolo ad affacciarsi al Ghetto e infine a condividere l'orribile destino dei deportati. Debenedetti ricostruisce per noi l'occasione che lo spinse a scrivere questo racconto e ne delinea i contenuti e i personaggi.
Un sabato mattina del settembre 1938, quantunque sulle bancarelle del mercato facesse invitante mostra di sé la prima uva pizzitella, la sua preferita, Enrichetto Norzi tirò via, gettando appena uno sguardo ai grappoli d'un invitante verde dorato e tornò a tuffare precipitosamente gli occhi nel giornale
Antonio Debenedetti, scrittore e giornalista, nasce a Torino nel 1937. Ha esordito nel 1972 con il libro Monsieur Kitsch.Tra i suoi scritti: In assenza del signor Plot (1976), Ancora un bacio (1981), La fine di un addio (1985), Spavaldi e strambi (1987), Se la vita non è vita (1991), Giacomino (1994), Amarsi male (1998), In due (2008) e Il tempo degli angeli e degli assassini (2011).