Bram Stoker, i Diari di Dracula
Alessandro Zaccuri sugli appunti di Stoker
Dracula – apparso per la prima volta nel 1897 – fu frutto di una lunghissima gestazione, che Bram Stoker (1847-1912) documentò nei diari che tenne per quasi tutta la vita e di cui si è misteriosamente persa traccia. Ora una parte di questa documentazione è stata ritrovata, in maniera rocambolesca, nella forma di un quaderno di appunti nascosto tra gli scaffali della libreria di uno dei suoi discendenti. Non si tratta del tanto agognato diario di Stoker, ma di una serie di scritti preliminari alla stesura del romanzo stesso. Cosa possono svelarci queste note su Dracula e sulla figura del suo autore? Ne parliamo con Alessandro Zaccuri, giornalista, scrittore e critico letterario, che ha approfondito lo studio degli appunti di Bram Stoker e ci svela, in questa intervista, una serie di retroscena inediti.
Che cosa significherebbe vivere per sempre? Su questo interrogativo contenuto in un brogliaccio di appunti si costituitrà la trama molto complessa e molto contradditoria di Dracula
Alessandro Zaccuri, nato a La Spezia nel 1963, lavora nella redazione culturale milanese del quotidiano Avvenire. Collabora inoltre con le riviste Letture e Lo straniero. Giornalista, scrittore e critico letterario, è autore dei saggi Citazioni pericolose: il cinema come critica letteraria (Fazi, 2000) e Il futuro a vapore: l’Ottocento in cui viviamo (Medusa, 2004). Ha inoltre pubblicato il reportage narrativo su Luciano Bianciardi Milano, la città di nessuno (L’Ancora del Mediterraneo, 2003). Finalista al Premio Campiello con il romanzo Il signor figlio (Mondadori, 2007), nel 2008 ha pubblicato per Mondadori il romanzo Infinita notte.