Cuore di tenebra raccontato da Dacia Maraini
Un dialogo con Antonio Debenedetti
La Nellie, un'imbarcazione da crociera, girò sull'ancora senza il più lieve fileggiare delle vele, e fu ferma. La marea s'era alzata, il vento quasi cessato e, poiché si scendeva il fiume, non rimaneva che stare alla fonda e attendere il riflusso. Il tratto del Tamigi che sfocia in mare si estendeva dinanzi a noi come l'imboccatura d'una interminabile via d'acqua. Al largo, mare e cielo si saldavano senza una giuntura, e nello spazio luminoso le vele conciate delle chiatte che risalivano sull'onda della marea, sembravano ferme; rossi grappoli di tela dalle punte aguzze e pennoni verniciati che luccicavano. Scendeva la bruma sulle basse sponde che correvano verso il mare svanendo all'orizzonte. Aria caliginosa incombeva su Gravesend e più indietro ancora sembrava addensarsi in un'oscurità funerea, immobile e graveolenta sulla più vasta e più grande città della terra.
Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre 1936. È scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice. Negli anni Settanta è tra le fondatrici del teatro della Maddalena, gestito da sole donne; qui, cinque anni più tardi, verrà rappresentato Dialogo di una prostituta con un suo cliente, tradotto in inglese e francese e rappresentato in dodici paesi. Maraini ha fatto parte della cosiddetta generazione degli anni Trenta, insieme a Umberto Eco, Gesualdo Bufalino e Ferdinando Camon. Della sua vastissima produzione letteraria ricordiamo il romanzo La lunga vita di Marianna Ucrià (1990), vincitore del premio Campiello e da cui è stato tratto l’omonimo film di Roberto Faenza, la raccolta Buio, che vince il Premio Strega nel 1999 e Se un personaggio bussa alla mia porta del 2016, pubblicato da Rai Eri. Poi Tre donne (2017), Corpo felice (2018) e Trio (2020), tutti pubblicati da Rizzoli.