Ernest Hemingway: Parigi è una festa mobile
Gli incontri degli anni venti
Quali rapporti ebbe Ernest Hemingway con la straordinaria Parigi degli anni venti, crocevia di ogni novità artistica dove transitarono Gertrud Stein, Eliot e Dos Passos, Joyce e Fitzgerald, Picasso e Braque? Sulla scorta di interviste ad Alice Toklas, al biografo francese di Hemingway, Georges Albert Astre, e alla sua conoscente, madame Jolas, come di preziosi filmati d'epoca, si ricostruisce qui il clima dell'epoca, la Parigi cioè raccontata dallo scrittore in Festa mobile. Lì il giovane Hemingway, appena sposato e corrispondente del Toronto Star Weekly, visse la sua bohème. Lì conobbe gli ingegni più stimolanti del tempo.
Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile
Ernest Hemingway nasce a Oak Park in Illinois il 21 luglio 1899. Non ancora ventenne collabora con un giornale di Kansas City. Durante la prima guerra mondiale combatte sul fronte italiano ed è ferito, guadagnando la medaglia d'argento al valor militare. A Parigi dal 1921 al 1926, subisce l'influenza di Ezra Pound e Gertrude Stein; i ricordi del soggiorno francese confluiscono nel romanzo postumo Festa mobile (1964). Fiesta esce nel 1926 e Addio alle armi nel 1929. Con Morte nel pomeriggio (1932), e Verdi colline d’Africa (1935) dà incremento a tutta la narrativa anglosassone di reportage. Nel 1938 pubblica I quarantanove racconti, nel 1937 esce Avere e non avere, nel 1940 Per chi suona la campana. Vanno ricordati tra gli altri Di là dal fiume e tra gli alberi (1950) e Il vecchio e il mare con cui riceve il Premio Pulitzer nel 1953. Nel 1954 vince il Premio Nobel per la letteratura. Gravemente depresso, si suicida il 2 luglio 1961.