Franco Scaglia, Il giardino di Dio

Storia di uomini e di pesci

Il giardino di Dio. Storia di uomini e di pesci è un’opera dai molti registri: autobiografia, saggio, libro di viaggio. La narrazione muove le mosse da un racconto autobiografico che spiega da dove nasce l’interesse inesauribile dell’autore per il Mediterraneo e per le sue storie. Il mare nostrum è per Scaglia il “centro del mondo”: via di comunicazione, elemento vitale, culla dei miti e delle grandi religioni monoteistiche, luogo di complessità che vede da secoli scontrarsi culture e civiltà. Il libro si chiude con un racconto su San Francesco, che Scaglia invita a considerare non soltanto come il poverello di Assisi, ma anche come uomo dalla straordinaria fantasia politica.

Lo spunto di questo libro nasce alcuni anni fa, quando ho letto e riletto il breviario di Matvejevic, quello è il punto di partenza, ma nasce anche dal mio amore per i miti, cercando di guardarli anche nell'accezione più realistica, nel senso che il mito rappresenta dei momenti storici della cultura antica per cui quiello che non risucivano a spiegare razionalmente diventava mito, per cui secondo me i miti sono tutti spiegabili - Franco Scaglia

Franco Scaglia nasce a Camogli il 27 marzo 1944. Autore di tre romanzi ambientati in Terra Santa che hanno per protagonista il frate francescano Padre Matteo: Il custode dell’acqua (con cui ha vinto il SuperCampiello), Il gabbiano di sale e L’oro di Mosè, insieme a Monsignor Vincenzo Paglia ha pubblicato In cerca dell’anima e Cercando Gesù. Tra le sue opere: Luce degli occhi miei, e il saggio Il viaggio di Gesù.