Il parricidio di Vincenzo Consolo
La distanza dal gruppo 63
Leonardo Sciascia definì con ironia il secondo romanzo di Vincenzo Consolo, Il sorriso dell'ignoto marinaio, un "parricidio", volendo indicare che si era allontanato dalla sua lezione linguistica. Consolo aveva scelto una lingua espressiva sperimentale in senso espressionistico. In quegli anni esplodeva il Gruppo 63: il libro era già stato scritto e comunque non rientrava nei loro canoni.
In quegli anni esplodeva il Gruppo 63 ma le mie idee erano molto diverse. Loro pensavano a un azzeramento della tradizione letteraria e linguistica. Per me la tradizione era importante e mi ponevo sulla linea che partiva da Verga e passava per il grande Gadda. La mia tecnica era diversa: non era di tipo regressivo ma progressivo, partivo da tutti i retaggi linguistici del dialetto siciliano e cercavo di inserirli in una metrica poetica.
Vincenzo Consolo nasce a Sant’Agata di Militello (Messina) nel 1933, vive e lavora a Milano fin dagli anni cinquanta.
Terminati gli studi di giurisprudenza tra Milano, dove studia all’Università Cattolica, e Messina, dove si laurea con una tesi in Filosofia del Diritto, insegna nelle scuole agrarie in Sicilia, tornando poi nel capoluogo lombardo per lavorare in RAI. Esordisce nel 1963 con La ferita dell’aprile. Nel 1976 pubblica Il sorriso dell’ignoto marinaio, il suo capolavoro. Altrettanto significativi sono Retablo (Palermo,1987), Nottetempo, casa per casa (Milano, 1992), L’olivo e l’olivastro (Milano, 1994), Lo Spasimo di Palermo (Milano, 1998), Di qua dal faro.
Tra i racconti: Le pietre di Pantalica (Milano,1988), Per un po’ d’erba ai limiti del feudo (in Narratori di Sicilia a cura di L. Sciascia e S. Guglielmino, Milano, 1967), Un giorno come gli altri (in Racconti italiani del Novecento a cura di E. Siciliano, Milano, 1983), il racconto teatrale Lunaria (Torino, 1985) . Tra i saggi:
Nfernu veru. Uomini e immagini dei paesi dello zolfo (1985),
La pesca del tonno in Sicilia ( Palermo 1986),
Il barocco in Sicilia ( Milano, 1991),
Vedute dallo stretto di Messina (Palermo, 1993). Muore a Milano il 21 gennaio 2012.