Ivan Cotroneo: la traduzione

Una disciplina per la scrittura

Lo scrittore, sceneggiatore e regista Ivan Cotroneo ai microfoni di Rai Letteratura si sofferma sul mestiere di traduttore, cominciato per caso a vent'anni. Scrive una lettera a Bompiani criticando la traduzione di una sceneggiatura e riceve una lettera da Elisabetta Sgarbi con una proposta di collaborazione. Parla dei due grandi scrittori che ha tradotto Michael Cunningham e Hanif Kureishi.

Il fatto di star lì a scegliere le parole, a pensare al modo migliore di rendere una frase scritta da un altro, mi ha insegnato a essere paziente con la mia stessa scrittura. Il risultato è che io come scrittore sono più un riscrittore che uno scrittore.

Ivan Cotroneo nasce a Napoli, il 21 febbraio del 1968. Dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Per il regista Pappi Corsicato scrive l'episodio La stirpe di Iana incluso nel film collettivo I vesuviani e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera. Nel 1999, edito da Bompiani, pubblica una raccolta di citazioni intitolata Il piccolo libro della rabbia. Nello stesso anno collabora alla sceneggiatura di In principio erano le mutande di Anna Negri, assieme a Renato De Maria e Francesco Piccolo ha scritto la sceneggiatura di Paz!. Nel 2003 collabora con Daniele Luchetti e Stefania Montorsi per Dillo con parole mie e scrive per Alex Infascelli il cortometraggio L'ultimo giorno. Nel 2003 pubblica il suo primo romanzo, Il re del mondo, mentre nel 2005, sempre edito da Bompiani pubblica il romanzo Cronaca di un disamore. Lavora come sceneggiatore per diverse produzioni televisive, come fiction e miniserie tv, come Un posto tranquillo e Raccontami una storia. Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L'ottavo nano, di Serena Dandini e Corrado Guzzanti, per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me. Oltre al cinema e alla televisione,  lavora anche per il teatro, ha adattato l'edizione italiana di Closer di Patrick Marber e Le regole dell'attrazione di Bret Easton Ellis, inoltre ha scritto alcuni spettacoli comici e ha scritto per Claudio Gioè il monologo Se stanotte sono qui. Nel 2007 collabora alla sceneggiatura di Piano, solo, adattamento cinematografico di un libro di Walter Veltroni, nello stesso anno pubblica il suo terzo romanzo, La kryptonite nella borsa (poi divenuto un film da lui diretto). Nel 2008 scrive assieme a Maria Sole Tognazzi L'uomo che ama e torna a scrivere la televisione, con la fiction Tutti pazzi per amore, e un nuovo adattamento televisivo di Pinocchio. Nel 2009 scrive insieme a Sandro Petraglia e Fidel Signorile la sceneggiatura di La prima linea di Renato de Maria, e insieme a Barbara Alberti, Walter Fasano e Luca Guadagnino la sceneggiatura di Io sono L'amore. Insieme a Ferzan Ozpetek nello stesso anno scrive la sceneggiatura del film di Ferzan Özpetek Mine vaganti, vincitore del Globo d'Oro 2010 per la migliore sceneggiatura e candidato, per la sceneggiatura, al David di Donatello e al Nastro d'argento 2010. Nell’ottobre del 2007 Bompiani pubblica il suo quarto libro, Un bacio. Nel 2013 scrive insieme a Maria Sole Tognazzi e Francesca Marciano la sceneggiatura di Viaggio sola. Nel 2015 collabora nuovamente con Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi alla stesura della sceneggiatura del suo nuovo film Io e lei. Nel 2016 scrive con Monica Rametta e dirige il film Un bacio. Nel 2019 debutta su Rai Uno alla regia della nuova serie televisiva La compagnia del Cigno e scrive con Monica Rametta la serie televisiva in sei puntate Mentre ero via, diretta da Michele Soavi.