Jean Cocteau: sono nato parigino
L'enfant prodige della società francese
Poeta, romanziere, drammaturgo e pittore, Jean Cocteau fu uno dei personaggi più rappresentativi degli anni cinquanta. Si circondò d’artisti di gran talento come Apollinaire, Stravinskji, Erik Satie, Diaghilev, ma soprattutto instaurò un profondo rapporto di amicizia con Picasso. Geniale e imprevedibile, incline ad alimentare la sua fama di poeta maledetto, attualizzò per il teatro miti classici come Orfeo (1950) e Antigone (1928). Espresse la sua pungente critica borghese nella commedia del 1929 I ragazzi terribili sul dissidio tra le generazioni. Nell’opera teatrale I parenti terribili del 1938, raccontando l’amore di un padre e di un figlio per la stessa donna, espresse, invece, la crisi della borghesia colpita nel suo nucleo fondante, la famiglia. Il suo slogan è:
Jean Cocteau nasce il 5 giugno 1889 a Maisons-Laffitte. Frequenta i grandi scrittori dell'epoca ed entra negli ambienti dell'avanguardia. Conosce Apollinaire, i cubisti, Stravinskji, Erik Satie, Diaghilev. Con Satie e Picasso, crea Parade (1917), un balletto dove si mescolano prosa, poesia, disegno. Scrive romanzi, raccolte di poesie, opere teatrali; disegna e dipinge. A partire dal 1933 si consacra al teatro e al cinema. Orphèe è la sua opera teatrale fondamentale in cui espone la sua concezione dell'arte: fondamentale per nascere come poeta, l'uomo deve passare metaforicamente dall'altra parte dello specchio che separa il mondo quotidiano dal mondo oscuro. È uno dei personaggi più rappresentativi degli anni Cinquanta, viene eletto all'Accademia nel 1955. Muore nel 1963 a Milly-la For.
Sono nato parigino, parlo parigino, con pronuncia parigina.
Jean Cocteau nasce il 5 giugno 1889 a Maisons-Laffitte. Frequenta i grandi scrittori dell'epoca ed entra negli ambienti dell'avanguardia. Conosce Apollinaire, i cubisti, Stravinskji, Erik Satie, Diaghilev. Con Satie e Picasso, crea Parade (1917), un balletto dove si mescolano prosa, poesia, disegno. Scrive romanzi, raccolte di poesie, opere teatrali; disegna e dipinge. A partire dal 1933 si consacra al teatro e al cinema. Orphèe è la sua opera teatrale fondamentale in cui espone la sua concezione dell'arte: fondamentale per nascere come poeta, l'uomo deve passare metaforicamente dall'altra parte dello specchio che separa il mondo quotidiano dal mondo oscuro. È uno dei personaggi più rappresentativi degli anni Cinquanta, viene eletto all'Accademia nel 1955. Muore nel 1963 a Milly-la For.