José Saramago: noi abitiamo una memoria
Intervista al grande scrittore portoghese
In questa intervista il grande scrittore portoghese José Saramago parla del suo rapporto con la memoria e con i luoghi fisici, le città in cui gli è capitato di vivere per brevi o lunghi periodi, e fa una distinzion a suo parere cruciale e tra due espressioni considerate sinonime che invece non lo sono: "vivere in un luogo" e "abitare". Secondo Saramago c'è una sfumatura di significato diversa e estremamente significativa, ce lo spiega in questa intervista.
Noi abitiamo in una memoria, quindi abito a tratti a Lisbona, vivo a Lisbona, ma la Lisbona della mia memoria è un’altra, non è quella di oggi.
José Saramago (Azinhaga, 1922 – Tías, 2010), è stato uno dei più importanti scrittori portoghesi del Novecento. Autore estermamente versatile è stato anche poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore e giornalista. È stato inoltre insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998 con la seguente motivazione: "Con parabole, sostenute dall'immaginazione, dalla compassione e dall'ironia ci permette continuamente di conoscere realtà difficili da interpretare". Tra le sue opere ricordiamo: L'anno della morte di Ricardo Reis (1984), Cecità (1995), Saggio sulla lucidità (2004), Le intermittenze della morte (2005) e l'autobiografia Le piccole memorie (2006).