Addio a Gianni Celati

Il ricordo di Silvio Perrella

A ottantaquattro anni è morto a Brighton Gianni Celati. In questa intervista, realizzata in occasione della pubblicazione del libro Insperati incontri (Gaffi Editore), il critico letterario Silvio Perrella, ci ha parlato dell'importanza di questo scrittore nella letteratura italiana, della generazione cui apparteneva, definita “generazione invisibile” da Antonio Debenedetti e “generazione di pianura” da Ferdinando Camon, e del merito di aver spostato l’attenzione narrativa dalle città invisibili (Calvino) a quelle visibili, al cercare cioè i pensieri non già dentro se stessi ma al di fuori, nel mondo.

Gianni Celati ha posto nella maniera più radicale possibile il problema della voce nella scrittura, cioè come tradurre la propria voce, la voce del mondo, le voci del mondo dentro la linearità di un alfabeto - Silvio Perrella

Silvio Perrella, scrittore e critico letterario, è nato a Palermo nel 1959. Da molti anni ha scelto di vivere a Napoli. Tra i suoi libri Calvino (Laterza, 1999), Giùnapoli (2006),In fondo al mondo (Mesogea, 2014), Doppio scatto (Bompiani, 2015), Addii, fischi nel buio, cenni (2016) e Io ho paura (2018). L'aleph di Napoli, L'alfabeto del mare e Le ombre della Gaiola (ilfilodipartenope, 2013-2015) compongono la "trilogia degli amanti di città". Ha curato e introdotto il Meridiano Mondadori dedicato a Raffaele La Capria. Collabora con Il Mattino. 

Gianni Celati (Sondrio, 10 gennaio 1937- Brighton, 3 gennaio 2022 ), scrittore, critico letterario e traduttore, dopo una tesi di laurea su James Joyce, continua a coltivare la sua passione per la letteratura pubblicando su diverse riviste e traducendo altri scrittori tra cui Luis-Ferdinand Céline. Il suo primo romanzo, Comiche, viene pubblicato da Einaudi con una nota di Italo Calvino nel 1971. Proseguono le traduzioni (traduce tra gli altri Swift, Melville, Twain, Conrad, Barthes), e le pubblicazioni tra cui romanzi, racconti e saggi. Nel 2006 vince il Premio Viareggio con la raccolta di racconti Vite di pascolanti. Insegna in Italia (al DAMS di Bologna, dove tra i suoi allievi spicca Pier Vittorio Tondelli) e all'estero (Cornell University di New York, Université de Caen e Brown University di Providence), e collabora con diverse riviste letterarie tra cui Nuovi Argomenti e Alfabeta. Nel 2013 esce per Einaudi la sua traduzione dell'Ulisse di James Joyce, frutto di un lavoro durato sette anni. Nel 2016 Marco Belpoliti e Nunzia Palmieri curano una vasta selezione di opere di Gianni Celati per la prestigiosa collana di Mondadori I Meridiani. Tra le sue opere più importanti la trilogia Parlamenti buffi, che raccoglie i tre romanzi Le avventure di Guizzardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e Lunario del paradiso (1978), e la raccolta di racconti Narratori delle pianure (1985), che l'anno seguente vince il Premio Grinzane.