Calvino editor di narrativa straniera
La testimonianza di Mauro Bersani
Mauro Bersani racconta l'infaticabile attività di Clavino lettore di opere di letteratura straniera per la casa editrice Einaudi, riportando i suoi giudizi arguti, ora positivi ora negativi, su autori quali Cortázar, Malamud, Borges, Duras. Calvino - racconta Bersani - aveva una quantità enorme di schede di libri letti. Il suo lavoro di mediazione con la casa editrice era fondamentale perché i giudizi di Calvino erano molto netti e le trame venivano spesso riscritte in tono ironico, talvolta in rima. Ad esempio, l'idiosincrasia di Calvino nei confronti di Malamud era sostanziato da un giudizio molto negativo ma dettagliato. Calvino fu invece un grande ammiratore di Duras e Borges e fu tra i primi a scoprire Puig.
È davvero impressionante vedere la quantità di schede, e quindi la quantità di libri letti da Calvino. Oltre al lavoro editoriale di ufficio c'era un lavoro di lettura pazzesco, e non si sa quando riusciva poi a scrivere i suoi libri, ma riusciva a fare tutto.
Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas de La Habana il 15 ottobre 1923, figlio di due scienziati (il padre è agronomo, la madre biologa). Si trasferisce in Italia con la famiglia e frequenta le scuole a Sanremo. Terminato il liceo si iscrive ad Agraria, ma interrompe l'Università per evitare l'arruolamento forzato e dopo l'8 settembre si unisce alle brigate partigiane nella Brigata Garibaldi. Nel 1944 entra nel Pci e alla fine della guerra ne diventa militante attivo. Si laurea alla facoltà di lettere di Torino e nel frattempo inizia a collaborare a riviste (tra cui il Politecnico di Vittorini) e quotidiani. Entra a lavorare all'Einaudi e nel 1950 viene assunto definitivamente come redattore. Iniziano i questi anni le prime uscite dei suoi romanzi, tutti accolti con grande stima dalla critica internazionale. Nel 1964 sposa all'Avana Esther Judith Singer e l'anno successivo nasce la figlia Giovanna. Nel 1966 si trasferisce a Parigi con la famiglia. Inizia a collaborare con il Corriere della Sera, quindi con La Repubblica su cui scrive fino al 1984. Nel 1980 una raccolta dei suoi saggi viene pubblicata con il titolo di Una Pietra Sopra e nello stesso anno si trasferisce a Roma. Nel 1983 pubblica Palomar, una serie di racconti ricchi di “disillusa amarezza” e l’anno dopo presso Garzanti, pubblica Collezione di Sabbia. Nel 1985 invitato a tenere una serie di lezioni a Cambridge alla Haward University, prepara le Lezioni Americane che verranno pubblicate postume nel 1988. Colpito il 6 settembre da ictus, muore a Castiglione di Pescaia nella notte fra il 18 e il 19. Tra i suoi libri più letti: Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, Le città invisibili, Se una notte d'inverno un viaggiatore.