Odissea, Canto VI: Nausicaa
Dallo sceneggiato Rai del 1968
Dallo sceneggiato televisivo Odissea, diretto da Franco Rossi nel 1968, l'episodio di Nausica. Si racconta l’incontro, su una spiaggia vicino alla foce del fiume, tra il naufrago Ulisse e Nausicaa, figlia di Alcinoo, re dei Feaci. Mentre la fanciulla si trovava al fiume per lavare le vesti nuziali con le sue compagne, così come l’aveva esortata a fare la dea Atena, Ulisse, ridestatosi, si mostra irsuto e cinto di fronde alle fanciulle. Tutte scappano, e solo Nausicaa, dopo aver ascoltato le dolci parole dell’eroe di Itaca, lo invita a ripulirsi e a seguirla alla reggia. I versi dell'Odissea nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, Einaudi:
Io mi t’inchino, signora: sei dea o sei mortale? Se dea tu sei, di quelli che il cielo vasto possiedono, Artemide, certo, la figlia del massimo Zeus, per bellezza e grandezza e figura mi sembri, Ma se tu sei mortale, di quelli che vivono in terra, tre volte beati il padre e la madre sovrana, tre volte beati i fratelli: perché sempre il cuore s’intenerisce loro di gioia, in grazia di te, quando contemplano un tal boccio muovere a danza. Ma soprattutto beatissimo in cuore, senza confronto, chi soverchiando coi doni, ti porterà a casa sua. Mai cosa simile ho veduto con gli occhi, né uomo, né donna: e riverenza a guardarti mi vince.