Pier Vittorio Tondelli: l'esordio e la scrittura
Altri libertini
Il venticinquenne Pier Vittorio Tondelli viene intervistato da Guido Davico Bonino nel corso della trasmissione di Rai 2 Finito di stampare, insieme alla scrittrice Romana Pucci. Tondelli parla della pubblicazione del suo romanzo, Altri libertini (Feltrinelli 1980), opera prima dissacrante e trasgressiva che, nonostante il sequestro per immoralità, ha riscosso un notevole successo di critica e pubblico. L'incipit di Altri libertini:
Sono giorni ormai che piove e fa freddo e la burrasca ghiacciata costringe le notti ai tavoli del Posto di Ristoro, luce sciatta e livida, neon ammuffiti, odore di ferrovia, polvere gialla rossiccia che si deposita lenta sui vetri, sugli sgabelli e nell'aria di svacco pubblico che respiriamo annoiati, maledetto inverno, davvero maledett e notti alla stazione, chiacchiere e giochi di carte e il bicchiere colmo davanti, gli amici scoppiati pensano si scioglie così dicembre, basta una bottiglia sempre piena, finché dura il fumo.
Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio, Reggio Emilia il 14 settembre 1955. Con la raccolta di racconti d’esordio (Altri libertini, 1980) si fa interprete della generazione degli anni Settanta. Scrive poi Pao Pao (1982), Rimini (1985) e Camere separate (1989). Come consulente editoriale dà vita al progetto Under 25, curando le tre antologie Giovani Blues (1986), Belli e perversi (1988) e Papergang (1990). Collaboratore di Linus e di varie testate giornalistiche, raccoglie nel 1990 i suoi interventi e altre prose di diverso genere e argomento in Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta che, insieme a L’abbandono. Racconti dagli anni Ottanta (postumo, 1993) testimonia il suo ampio ventaglio di stili e scritture. La sua produzione è riunita nei due volumi di Opere (2000 e 2001). Muore a Correggio il 16 dicembre 1991.