Postkarten: cartoline da Edoardo Sanguineti
Un ritratto del poeta genovese
Postkarten, cartoline da Edoardo Sanguineti, ricostruisce la figura del grande poeta genovese mettendo in luce i vari aspetti della sua biografia e del suo percorso artistico, alternando diverse interviste a Sanguineti a filmati e immagini d'epoca, al toccante ricordo della moglie Luciana Sanguineti, e a interviste e commenti sulla sua personalità, la vita, l'opera e lo stile con Umberto Eco, Nanni Balestrini, Andrea Cortellessa, Fausto Curi, Angelo Guglielmi, Rossana Campo, Achille Bonito Oliva, Luca Ronconi, Furio Colombo e Antonio Gnoli.
Edoardo Sanguineti (Genova, 1930 – 2010), poeta, scrittore e traduttore, fece parte dell'avanguardia letteraria Gruppo 63. Nel 1951 inizia a stilare quella che sarà la sua prima opera: Laborintus, che sarà poi pubblicata nel 1956, lo stesso anno in cui Sanguineti si laurea con una tesi su Dante. Nel 1963 nasce a Palermo il Gruppo '63, cui aderisce, e che aveva tra i suoi membri (tra i molti altri) Alberto Arbasino, Nanni Balestrini, Umberto Eco e Giorgio Manganelli, ma anche, seppure meno centrali nel movimento Gianni Celati, Amelia Rosselli e Carla Vasio. Nel 1965 gli viene assegnata la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l'Università di Torino, insegnerà poi anche a Salerno e a Genova. Collabora con molti giornali tra cui Paese Sera, Il Giorno e L'Unità, con quest'ultimo in concomitanza anche della sua carriera politica, essendo iscritto al PCI, col quale viene eletto alla Camera dei deputati dal 1979 al 1983. Il suo stile poetico era caratterizzato da una ricerca di disgregazione del linguaggio e dalla tecnica dell'"assemblage" mutuata dalla pittura.Il mio proposito progettuale, abbastanza delirante se vuoi, era quello di aprire la seconda metà del secolo. Avevo l'impressione che tutta una modalità poetica si fosse esaurita, quella del ritorno all'ordine, del ritorno a una sorta di classicità e di compostezza di scrittura, in Italia rappresentata per eccellenza dal movimento ermetico. [...] È quello che definirò come un ritorno al disordine, in opposizione a tutti i ritorni all'ordine, e cioè il ritorno a una posizione d'avanguardia - Edoardo Sanguineti