Virginia Woolf secondo Armanda Guiducci

Intervista di Roberta Pintor

Qual è il debito che le donne di oggi e il femminismo hanno con Virginia Woolf? Roberta Pintor intervista Armanda Guiducci, autrice di un saggio sulla scrittrice inglese intitolato Virginia e l'angelo: insieme parlano del suo rapporto complesso coi movimenti di emancipazione, delle sue teorie sull`uguaglianza e sulla differenza di genere, dell`originale idea di androgino che percorre la sua scrittura e diventa romanzo in Orlando.

L'aspetto di Orlando era quello di una persona destinata a realizzare grandi progetti


Virginia Woolf nasce a Londra il 25 gennaio 1882 dal critico letterario sir Leslie Stephen e di Julia Prinsep Jackson. Affronta da adolescente la morte della madre. Sposa nel 1912 Leonard Woolf con cui fonda e dirige la casa editrice Hogarth Press. A casa loro nel quartiere di Bloomsbury si riunisce un gruppo di intellettuali che prende questo nome. I suoi due primi romanzi, La crociera (1915) e Notte e giorno (1919) rispondono a criteri narrativi tradizionali. Il cambiamento di prospettiva e la forte capacità innovativa con cui affronta la materia romanzesca appaiono in La stanza di Jacob (1922); Mrs. Dalloway  (1925); Al faro (1927); Orlando (1928); Le onde (1931); Gli anni (1937 ,1955); Tra un atto e l’altro (1941); Flush (1933, biografia del cane di Elizabeth Barret Browning) e Roger Fry (1940).Tra le sue raccolte di saggi: Una stanza tutta per sé (1929); ll lettore comune (due serie, rispettivamente 1925 e 1932). Per tutta la vita soffre di crisi depressive, peggiorate nell’ultimo periodo per lo stato di tensione provocato dalla guerra. Il 28 marzo del 1941 si riempie le tasche di sassi e si lascia annegare nel fiume Ouse, non lontano da casa, nei pressi di Rodmell.