Giulia Caminito, Un giorno verrà

L'inizio del Novecento visto da Serra de' Conti

Fine Ottocento, Serra de’ Conti nelle Marche, la famiglia di Luigi Ceresa, fornaio, i cui figli muoiono uno a uno, la cui moglie diventa cieca: è questo il punto di partenza del secondo romanzo di Giulia Caminito, Un giorno verrà (Bompiani) che, come il suo primo La grande A, pesca nella sua storia familiare per raccontare la storia del nostro paese dal punto di vista degli ultimi. Protagonisti del libro sono Lupo e Nicola, il primo deciso e battagliero, il secondo chiamato “il ragazzo di mollica” per quanto è inerte. Lupo fa del proteggere il fratello la sua seconda missione di vita (la prima è quella di combattere l’ingiustizia sociale secondo i principi del nonno anarchico). Le vicende dei Ceresa s’intrecciano con quelle di Suor Clara, una monaca che da bambina è stata rapita in Sudan e convertita al cristianesimo; nel suo monastero trova riparo Nella, figlia del fornaio, la cui triste storia verrà rivelata solo nell’ultima parte del libro, quando si scopre la verità su Don Agostino, il prete del paese. Scoppia la prima guerra mondiale e Lupo si fa sparare a un gamba da Nicola per potergli restare vicino; finirà che ad andare a combattere sarà  il più pavido dei due.

La Grande Guerra era arrivata fino a lì, tra le colline, sopra alle mura castellane, attraverso i torrioni e le porte, accanto alle viti, agli olivi, aveva raccolto cereali e bachi da seta, aveva messo le divise ai ragazzi, aveva mandato le donne al lavoro, erano rimasti solo bambini, invalidi, preti e monache a far la guardia a Serra de' Conti, alle acque del Misa, alla sua strada di polvere che portava fino al cimitero, ai suoi campi, quelli che dai tempi dello Stato Pontificio nessuno di loro aveva mai posseduto.  

Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988. Ha una laurea in filosofia politica. La famiglia della madre è originaria delle Marche, di Serra de' Conti. Il bisnonno, Nicola Ugolini, è stato un anarchico anticlericale: di lui si sono perse le tracce in Germania. Il suo romanzo di esordio è La Grande A, edito nel 2016 da Bompiani: ha vinto il Premio Bagutta opera prima, il premio Berto e il Premio Brancati giovani.