Simona Vinci, Mai più sola nel bosco
Dentro le fiabe dei fratelli Grimm
Cimentandosi nell’impresa di raccontare un libro molto amato per la collana Passaparola di Marsilio, Simona Vinci in Mai più sola nel bosco, compie un viaggio, come recita il sottotitolo “dentro le fiabe dei fratelli Grimm”. Parte dal vecchio e malridotto volume che l’ha accompagnata per tutta la vita e subito s’inoltra nel tema centrale di queste fiabe, quello della paura. Non sono storie rassicuranti o edificanti quelle raccolte dai fratelli tedeschi: in esse abbondano mutilazioni, morti, crudeltà varie, il che rappresenta per i bambini un grosso motivo di attrazione e anche la possibilità di esorcizzare i mostri creati dalla fantasia (la paura tonifica, scrive l’autrice). Vinci ripercorre anche la vicenda umana di Jacob e Wilhelm Grimm cresciuti in una famiglia molto numerosa e colpita da varie disgrazie e ricorda che, mentre nell’iconografia ufficiale sono rappresentati come due vecchi, cominciarono a occuparsi di fiabe intorno ai vent’anni. Dobbiamo ai Grimm personaggi indimenticabili come Cappuccetto rosso, Biancaneve, Cenerentola, Rosaspina, ma anche la personificazione di alberi, e la metamorfosi animale. Come Simona Vinci, hanno amato alla follia le queste fiabe Angela Carter, Anne Sexton, Margaret Atwood.
Simona Vinci, nata a Milano nel 1970, oggi vive a Bologna. Ha pubblicato Dei bambini non si sa niente (Einaudi 1997), In tutti i sensi come l’amore (Einaudi 1999, premio Selezione Campiello 1999), Come prima delle madri (Einaudi 2003, premio Selezione Campiello 2003), Brother and Sister (Einaudi 2004), Stanza 411 (Einaudi 2006), Rovina (Edizioni Ambiente 2007), Strada Provinciale Tre (Einaudi Stile libero 2007), Nel bianco (Rizzoli 2009), La prima verità (Einaudi 2016, premio Campiello 2016), Parla, mia paura (Einaudi 2017) e In tutti i sensi come l’amore (Einaudi 2018). I suoi libri sono tradotti e pubblicati in quindici paesi.Forse continuare a frequentare le fiabe può servire a questo: mantenere viva la speranza, anche in condizioni difficili se non assurde, che una giustizia e un senso superiori esistano, che il pensiero magico qualcosa possa, che l’innocenza e la fiducia ricevano, prima o poi, una ricompensa inaspettata.