Gabriella Sica, Tu io e Montale a cena
Poesie per Zeichen
Quaranta poesie scritte tra l’aprile 2016 e il febbraio 2017: In Tu io e Montale a cena, Poesie per Zeichen (Interno poesia) Gabriella Sica racconta la storia del suo legame con Valentino Zeichen, rievocandone i momenti più significativi. Si parte da un ritratto del poeta scritto quando lui era ancora in vita, “Valentino al vetriolo”; si rievocano i suoi spazi, l’ospitale baracca “in un vicolo cieco sulla Flaminia/all’ombra di una collina di pini”; si citano le sue ossessioni, le sue eccentricità, i suoi scherzi, le sue euforie; si lamenta il vuoto da lui lasciato (“S’ingegnava per gli amici garbato/ e per averne almeno un po’ dava vita. Era questo il suo capolavoro”).
Gabriella Sica è nata a Viterbo e vive a Roma dall'età di dieci anni. Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l'«Almanacco dello specchio» nel 1983. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo La famosa vita. Il suo libro Poesie familiari (Fazi Editore, 2001), riceve il Premio Internazionale di Poesia Camaiore. A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Ha curato antologie poetiche (La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, Marsilio, 1995) e scritto saggi Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003). Ha realizzato inoltre sei video sui grandi poeti del Novecento (Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni), di cui tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001).
Che tu potessi tu anche tu morire
neppure ci si pensava
vecchio ragazzo solo e a zonzo
con gli amici i vecchi ragazzi
per la tua bella Roma di sempre
immortale com’eri già da vivo.
Un segno volevi lasciare a tutti
insegnare come si sopravvive
a dispetto del male
con poco nel poco per poco
come si vive vivo tra i vivi
dopo una gran catastrofe sonora
con tutto nel tutto per tutto.
Gabriella Sica è nata a Viterbo e vive a Roma dall'età di dieci anni. Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l'«Almanacco dello specchio» nel 1983. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo La famosa vita. Il suo libro Poesie familiari (Fazi Editore, 2001), riceve il Premio Internazionale di Poesia Camaiore. A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Ha curato antologie poetiche (La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, Marsilio, 1995) e scritto saggi Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003). Ha realizzato inoltre sei video sui grandi poeti del Novecento (Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni), di cui tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001).