I diari di Sibilla Aleramo
Intervista alla saggista Lea Melandri
Lea Melandri, attivista del movimento delle donne, saggista e attenta lettrice di Sibilla Aleramo, racconta gli ultimi anni della scrittrice così come sono descritti minuziosamente nei suoi diari (Diario di una donna. Inediti 1945-1960, pubblicato postumo nel 1975) che registrano fino agli ultimi giorni di vita la sua condizione di povertà, il sentimento di un’intima seppur mesta libertà e la consapevolezza di aver contribuito con la sua vita e le sue opere alla riflessione sul sentimento amoroso. Dalla puntata del programma L’altro ‘900 (edizione 2019) dedicata alla grande poetessa.
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. Dopo un’adolescenza travagliata, segnata dalla terribile depressione della madre, si sposa con un impiegato della azienda industriale del padre dal quale avrà un figlio. Il suo impegno femminista non si limita unicamente alla scrittura ma si concretizza in battaglie attive per l’emancipazione delle donne. I difficili rapporti familiari la portano ad abbandonare marito e figlio e a trasferirsi a Roma nel febbraio del 1902. La sua figura è anche nota per le tormentate relazioni con molti personaggi dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Si spegne a Roma il 13 gennaio 1960. Le sue carte sono custodite per lascito presso la Fondazione Gramsci in Roma. Tra le opere più importanti si ricordano: Una donna (1906); Il passaggio (1919); Andando e stando (1921); Amo dunque sono (1927) ; Diario di una donna. Inediti 1945-1960 (pubblicato postumo nel 1975).
Lea Melandri, giornalista e saggista è stata negli anni 70 attivista del movimento delle donne. Figura tra le più note del femminismo italiano, è autrice di numerosi saggi tra cui L’infamia originaria (1977), Lo strabismo della memoria (1991), Come nasce il sogno d’amore (1998), Amore e violenza (2011). Nel 1979 ha scritto la prefazione a Un amore insolito. Diario 1940-1944 di Sibilla Aleramo.
Non pensa di aver fatto un‘opera sublime, pensa però di aver consegnato qualcosa di importante, una verità profonda che riguarda uno dei più importanti sentimenti umani che è l’amore, averlo consegnato sia pure in frammenti alle generazioni future.
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. Dopo un’adolescenza travagliata, segnata dalla terribile depressione della madre, si sposa con un impiegato della azienda industriale del padre dal quale avrà un figlio. Il suo impegno femminista non si limita unicamente alla scrittura ma si concretizza in battaglie attive per l’emancipazione delle donne. I difficili rapporti familiari la portano ad abbandonare marito e figlio e a trasferirsi a Roma nel febbraio del 1902. La sua figura è anche nota per le tormentate relazioni con molti personaggi dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Si spegne a Roma il 13 gennaio 1960. Le sue carte sono custodite per lascito presso la Fondazione Gramsci in Roma. Tra le opere più importanti si ricordano: Una donna (1906); Il passaggio (1919); Andando e stando (1921); Amo dunque sono (1927) ; Diario di una donna. Inediti 1945-1960 (pubblicato postumo nel 1975).
Lea Melandri, giornalista e saggista è stata negli anni 70 attivista del movimento delle donne. Figura tra le più note del femminismo italiano, è autrice di numerosi saggi tra cui L’infamia originaria (1977), Lo strabismo della memoria (1991), Come nasce il sogno d’amore (1998), Amore e violenza (2011). Nel 1979 ha scritto la prefazione a Un amore insolito. Diario 1940-1944 di Sibilla Aleramo.
L’altro ‘900 è il programma di letteratura di Rai Cultura diretta da Silvia Calandrelli firmato da Isabella Donfrancesco e da Alessandra Urbani per la regia di Laura Vitali e Diego Magini, con le letture di Alessio Vassallo, in onda ogni lunedì in prima serata su Rai 5 dal 25 novembre 2019.