Guarire
Le parole dei nostri giorni - Giuseppe Patota
Guarire, è un termine di origine germanica, come quasi tutte le parole che cominciano con la sequenza gu-, come guerra, guardare, guardia, guida e così via: deriva dal verbo germanico warjan, che nell’antico tedesco significava ‘riparare’, ‘tenere lontano’, ‘difendere’.
Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università di Siena, è Accademico della Crusca e socio nazionale dell'Accademia dell'Arcadia. Componente della giuria delle Olimpiadi di italiano organizzate dal MIUR dal 2015, dal 2016 ne è il presidente. Nel 2017 è stato insignito dall’Accademia dei Lincei del premio del Ministro dei Beni Culturali per la Linguistica e la Filologia; nel 2019 ha vinto il Premio Cesare Pavese per la saggistica con il volume La grande bellezza dell’italiano. Il Rinascimento. È direttore delle collane “Grammatiche e lessici” e “Le varietà dell’italiano. Scienze arti professioni” pubblicate dall’Accademia della Crusca e membro del comitato scientifico delle riviste «Studi Linguistici Italiani» e «Bollettino di Italianistica». Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti; attualmente è condirettore di una nuova edizione del Vocabolario Treccani (Il nuovo Treccani, 2018). Ha al suo attivo circa centosessanta pubblicazioni dedicate alla storia e alla didattica della lingua italiana. Collabora con la RAI e con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana alla realizzazione di programmi e strumenti didattici finalizzati all’insegnamento dell’italiano a stranieri.
Guarire transitivo, seguito da un complemento oggetto rappresentato da una malattia, significa ‘far passare’: I medici hanno guarito la polmonite di quel malato. Guarire intransitivo, se ha per soggetto una persona, significa ‘tornare in salute’: Giovanni è guarito. Se invece guarire intransitivo ha per soggetto una malattia, significa ‘essere superato’, ‘passare’: L’influenza guarisce con il riposo. La malattia da cui si guarisce è sempre un complemento indiretto introdotto dalla preposizione da: I medici hanno guarito il malato da una brutta polmonite, oppure: presto, tutti guariranno da questa brutta polmonite.Guarire è un verbo che sembra semplice, ma non lo è, perché può avere diverse costruzioni e diverse reggenze, e di conseguenza cambiare leggermente di significato. Guarire transitivo, seguito da un complemento oggetto rappresentato da un essere vivente, significa ‘far tornare in salute’ qualcuno: I medici hanno guarito il malato.
Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università di Siena, è Accademico della Crusca e socio nazionale dell'Accademia dell'Arcadia. Componente della giuria delle Olimpiadi di italiano organizzate dal MIUR dal 2015, dal 2016 ne è il presidente. Nel 2017 è stato insignito dall’Accademia dei Lincei del premio del Ministro dei Beni Culturali per la Linguistica e la Filologia; nel 2019 ha vinto il Premio Cesare Pavese per la saggistica con il volume La grande bellezza dell’italiano. Il Rinascimento. È direttore delle collane “Grammatiche e lessici” e “Le varietà dell’italiano. Scienze arti professioni” pubblicate dall’Accademia della Crusca e membro del comitato scientifico delle riviste «Studi Linguistici Italiani» e «Bollettino di Italianistica». Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti; attualmente è condirettore di una nuova edizione del Vocabolario Treccani (Il nuovo Treccani, 2018). Ha al suo attivo circa centosessanta pubblicazioni dedicate alla storia e alla didattica della lingua italiana. Collabora con la RAI e con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana alla realizzazione di programmi e strumenti didattici finalizzati all’insegnamento dell’italiano a stranieri.