Eugenio Montale

Poeti del '900 di Gabriella Sica

Per il ciclo Poeti del ‘900, ideato e curato da Gabriella Sica (con Gianni Barcelloni), Eugenio Montale: un ritratto del poeta attraverso interviste e sue letture di poesie. Emerge qui tutto lo humour di un grandissimo della letteratura che riesce sempre a non prendersi troppo sul serio. Montale racconta la sua formazione (ultimo di sei figli dichiara di essere stato quello con meno attitudine letteraria); la scoperta della musica e dell’inglese studiato da autodidatta; l’incontro con Piero Gobetti a Torino; la pubblicazione della sua prima raccolta, Ossi di seppia; l’aspirazione a diventare un baritono archiviata dopo la morte del proprio maestro; il lavoro presso Bemporad a Firenze (che gli chiedeva di trovare un nuovo Pinocchio); la direzione del Gabinetto Viesseux tenuta fino al '38 (quando viene licenziato perché non è iscritto al partito fascista); la collaborazione a Solaria e poi il trasferimento a Milano e il lavoro di giornalista presso il Corriere della Sera (con la scoperta del piacere di condividere la vita di redazione). Sono evocate le donne di Montale: dalla moglie Drusilla Tanzi, detta Mosca e Maria Luisa Spaziani, Volpe; le sue case; il suo amore per la pittura; le sue predilezioni letterarie, ma soprattutto il video è un viaggio dentro la poesia montaliana condotto attraverso la voce dell'autore.

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore da ubriaco.

Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi, case, colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre  1896. Dopo l'infanzia in Liguria, si sposta nella Torino di Gobetti, poi a Firenze, dove dirige il Gabinetto Vieusseux, e in seguito lavora come redattore al Corriere della sera. Nel '67 è nominato senatore, nel '75 riceve il Premio Nobel. Muore a Milano il 12 settembre  1981. Le sei raccolte di Montale sono: Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera ed altro (1956), Satura (1971), Diario del '71 e del '72 (1974), Quaderno di quattro anni (1977). 

Gabriella Sica è nata a Viterbo e vive a Roma dall'età di dieci anni. Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l'«Almanacco dello specchio» nel 1983. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo La famosa vita. Il suo libro Poesie familiari (Fazi Editore, 2001), riceve il Premio Internazionale di Poesia Camaiore. A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal 1980 al 1987, molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Ha curato antologie poetiche (La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, Marsilio, 1995) e scritto saggi Scrivere in versi. Metrica e poesia (Pratiche 1996; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore 2003). La sua serie televisiva, Poeti del '900, è dedicata a Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Sandro Penna e Giorgio Caproni.