Nicola Manuppelli, A Roma con Alberto Sordi

Da Trastevere a Kansas City

Raccontare Alberto Sordi significa raccontare i suoi luoghi, la Roma da cui l’attore trae ispirazione e di cui fa conoscere i tipi umani in tutto il mondo. A Roma con Alberto Sordi di Nicola Manuppelli (Giulio Perrone editore) prende le mosse da Trastevere, il quartiere in cui Sordi passa l’infanzia, approda a Cinecittà, alla Galleria Colonna, a via Veneto, si chiude a Villa Sordi. Manuppelli non si limita a ricostruire le tappe principali della vita di Sordi, artista precocemente conscio del proprio talento e deciso a vincere ogni ostacolo pur di affermarsi, ma entra nei suoi film, sottolinea la sua tendenza a calarsi nei personaggi, a cambiarne le battute, a improvvisare genialmente. Amico intimo di Federico Fellini, Sordi, partito dal varietà, doppia Oliver Hardy, collabora con Zavattini, recita con De Sica, Monicelli, affianca Totò e Monica Vitti. Il libro si chiude con le parole di Enrico Vanzina:

Alberto Sordi era il più bravo. Era il più grande, era come Ribot. Era come Petrolini. Era come Pelé. Era come Sugar Ray Robinson. Era come Louis Armstrong. Era un’altra categoria. Era il più buffo, ma soprattutto era il più spiritoso, ed era un gran signore. Un signore di origini popolari. Dunque, il più bel signore che un signore può essere. Nonera mai volgare, mai cafone, mai superficiale, mai gratuito. Ed era sempre perfettamente in linea con la sua onestà intellettuale, di attore semplice. E proprio per questo raffinatissimo. Era benpensante, tradizionale, ma modernissimo… Era modesto. Mai presuntuoso. Ha insegnato a tre generazioni che la carrieradi un artista non dipende solo dai grandi film, ma dalla voglia di far bene il proprio mestiere, anche nei piccoli film.


 Nicola Manuppelli è nato a Vizzolo Predabissi nel 1977. Scrive, traduce, cura, scopre autori americani e irlandesi. Collabora, fra gli altri, con Mattioli, Minimum Fax, Nutrimenti, Aliberti. Ha pubblicato i romanzi Bowling (2014, Barney Edizioni), Merenda da Hadelman (2016, Aliberti) e Roma (2018, Miraggi), la biografia della scrittrice Alice Munro, La fessura (2014, Barbera) e la raccolta di poesie Quello che dice una cameriera (2017, Miraggi). Dal 2016 conduce il programma radio “I fuorilegge” con Claudio Marinaccio e dirige una collana omonima di letteratura americana e italiana.