Antonio Scurati, M. L'uomo della provvidenza
Il secondo capitolo della saga su Mussolini
Antonio Scurati a colloquio a Pordenonelegge con Luca Mastrantonio parla di M.L'uomo della provvidenza uscito da Bompiani. In M2 il fascismo diventa dittatura e ubriaca l'Italia trascinandola nell'avventura coloniale. In questo volume c'è ancora il controcanto rappresentato dai documenti storici, che qui assumono un rilievo ancora maggiore. Il libro racconta gli anni dal 1925 al 1932. Il titolo, spiega l'autore, è stato quasi obbligato: questa espressione è famosa e ce la portiamo ancora dietro. A definire Mussolini l'uomo della provvidenza furono le alte gerarchie ecclesiastiche; oggi gli italiani non hanno cessato di attendere l'uomo della provvidenza, questa è una sorta di condanna per il nostro paese.
Antonio Scurati (Napoli, 1969) è docente di Letterature contemporanee e dirige il Master in Arti del Racconto presso la IULM di Milano. Editorialista de La Stampa, è autore di saggi tra i quali La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione. In letteratura esordisce nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia (premi Kihlgren, Fregene e Chianciano). Nel 2005 vince il Campiello con Il Sopravvissuto e nel 2008 il Mondello con Una storia romantica. Tra i suoi libri: Il bambino che sognava la fine del mondo (2009, finalista allo Strega), La seconda Mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013, finalista allo Strega), Il tempo migliore della nostra vita (vincitore del Viareggio e premio Selezione Campiello). Per Bompiani nel 2018 pubblica M. Il figlio del secolo e nel 2020 M. L'uomo della provvidenza.Mussolini probabilmente è il primo leader del Novecento che mette al centro della scena politica il corpo, il suo corpo. Quando vediamo le immagini di Mussolini che arringa le folle e gesticola in modo eccessivo sorridiamo con sufficienza riguardo a questo suo apparire come se fosse grottesco e balordo. Abbiamo un momento di cecità quando facciamo così. Mussolini ha questa intuizione fondamentale di cosa sarà la politica nell'era delle masse. Tra le masse ci sono migliaia di individui che non hanno studi superiori e la massa agisce in base all'istinto.