Romana Petri, Cuore di furia
Giorgio Manganelli, l'uomo libro
Una figlia, abbandonata dal padre all’età di due anni, a diciotto vede la foto di lui su un giornale e parte da Barcellona a Siviglia per andare a conoscerlo, subendo la prima di una serie di delusioni: il padre non è affatto interessato a lei. Cuore di furia, il romanzo di Romana Petri pubblicato da Marsilio, s’ispira alla vicenda umana di Giorgio Manganelli e lo racconta come un personaggio terribile e affascinante, un uomo completamente preda delle sue ossessioni e incapace di prendersi cura di sé stesso e degli altri. Petri sceglie per il suo libro un’ambientazione spagnola, chiama Jorge Tripe il suo protagonista e Normana (anagramma del suo nome) la figlia sventurata. Jorge lavora in un magazzino e ci dorme pure; è amato da Dolores, donna a cui si concede poco e soprattutto in tarda età; coltiva l’amicizia con un editore che pubblica le sue opere geniali ed astruse e con un prete che al suo funerale stupirà tutto rivelando di conoscerlo a fondo. La sua preoccupazione principale è che la figlia si vendichi di lui, impossessandosi dei suoi scritti inediti. Un romanzo che oltre a far balenare la figura di un letterato d’eccezione, riflette su temi come la paternità, il destino dell’opera di uno scrittore dopo la sua morte, i danni creati dal non amore.
Romana Petri è nata a Roma. Scrittrice, traduttrice e critica letteraria, collabora con tuttolibri, il venerdì di Repubblica, Corriere della Sera e Il Messaggero. Tra i suoi libri: Il gambero blu e altri racconti (Rizzoli 1990), L’antierotico (Marsilio 1995), I padri degli altri (Marsilio 1999), Ovunque io sia (Beat 2012), Alle Case Venie (Marsilio 1997, Beat 2017), Pranzi di famiglia (Neri Pozza 2019), Figlio del lupo (Mondadori 2020).
Camminavano sottobraccio senza dirsi granché, e Norama Tripe solo pensava molto, con intensità notturna, con offuscamento, e cercava di capire quanto fosse suo padre quell’uomo, da quanto tempo, e quanta ilarità e tragedia gli si scontravano dentro solo perché gli erano capitati quei due contrari tanto litigiosi. E mentre camminava provò una grande pena, perché poteva davvero avere ragione lui su quell’assenza di volontà che governa il mondo, sui giochi delle cose della vita, a meno che non se ne venga tanto invasi da votarsi a un’angoscia senza scampo.
Romana Petri è nata a Roma. Scrittrice, traduttrice e critica letteraria, collabora con tuttolibri, il venerdì di Repubblica, Corriere della Sera e Il Messaggero. Tra i suoi libri: Il gambero blu e altri racconti (Rizzoli 1990), L’antierotico (Marsilio 1995), I padri degli altri (Marsilio 1999), Ovunque io sia (Beat 2012), Alle Case Venie (Marsilio 1997, Beat 2017), Pranzi di famiglia (Neri Pozza 2019), Figlio del lupo (Mondadori 2020).