Elèna Mortara, Le due anime di Philip Roth

Incontri con la letteratura americana

Elèna Mortara, già docente di Letteratura Anglo-Americana presso l’Università di Roma Tor Vergata, vincitrice del premio europeo “American Studies Network Book Prize” 2016 e curatrice dell’edizione critica delle opere di Philip Roth 1959-1986 nei Meridiani Mondadori, ci racconta il suo incontro con il grande scrittore ebreo americano. Philip Roth è stato l'unico scrittore americano la cui opera sia stata pubblicata in forma completa e definitiva dalla Library of America mentre era in vita. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Premio Pulitzer nel 1997 per Pastorale americana; la National Medal of Arts alla Casa Bianca nel 1998, e nel 2002 il piú alto riconoscimento dell'American Academy of Arts and Letters, la Gold Medal per la narrativa. Mortara ricostruisce il percorso letterario di Roth, scrittore molto prolifico; spiega come si inserisce nella letteratura ebraico-americana; racconta il proprio incontro con Roth avvenuto nel 2017; parla del ricorso di questo scrittore a un alter ego e analizza la definizione che Roth dà di se stesso in un’intervista a Hermione Lee: “io assomiglio a qualcuno che cerca intensamente di trasformare sé stesso uscendo fuori da sé stesso ed entrando nei suoi eroi che intensamente si trasformano”.
 
Elèna Mortara ha insegnato Letteratura Anglo-Americana all’università di Roma Tor Vergata. Visiting Fulbright Scholar presso la Columbia University, New York, ha avuto modo di intervistare gli scrittori Saul Bellow, Isaac B. Singer e Bernard Malamud. Ha curato il primo volume de I Meridiani Mondadori dedicato a Philip Roth, con un saggio introduttivo dal titolo Philip Roth, o del vivere in conflitto. Tra i suoi saggi: Letteratura ebraico-americana dalle origini alla Shoà; I primi saggi su Henry Roth e Isaac B. Singer (in Studi Americani n. 12 e 17); poi ancora su Singer l’intr. all’edizione dei Nobel UTET, i saggi in Prospero e Letterature d’America, ecc.; le monografie su Bernard Malamud e Saul Bellow nei Contemporanei curati da Zolla; oltre ai saggi su altri scrittori ebrei americani, quali i classici di fine ’800-inizio ’900, Emma Lazarus e Abraham Cahan, e, tra i contemporanei, Alan Lelchuk, Mark Mirsky; Studi su tematiche transnazionali e di incontro tra le culture, in particolare il libro Writing for Justice, grazie al quale vince il premio europeo “American Studies Network Book Prize” 2016.
 
Il Centro Studi Americani è uno dei più prestigiosi istituti di studi sugli Stati Uniti esistenti in Europa. Fin dalle sue origini il Centro ha perseguito l’obiettivo di favorire le relazioni tra Italia e Stati Uniti e il dialogo tra la cultura italiana e quella americana. Nel corso degli anni si è svolta e continua a svolgersi una ricca attività di seminari, convegni, lectures di qualificati speakers italiani e americani sui temi più attuali della politica e dell’economia internazionale, incontri con esponenti del mondo letterario, giornalistico, artistico, cinematografico statunitense, mostre, proiezioni cinematografiche e concerti. La Biblioteca, il cui nucleo originale risale al periodo immediatamente successivo alla prima guerra mondiale, offre ai suoi iscritti un ampio patrimonio bibliografico e un numero sempre crescente di risorse elettroniche, che riguardano i molteplici aspetti della storia e della cultura americana e le relazioni internazionali degli Stati Uniti.