Erich Maria Remarque secondo Enrico Arosio
Traguardo all'orizzonte
Pubblicato nel 1927-28 sulla rivista sportiva Sport im Bild, il romanzo Traguardo all’orizzonte di Erich Maria Remarque, ora tradotto da Enrico Arosio per Neri Pozza, è molto lontano per temi e tono da Niente di nuovo sul fronte occidentale, l’opera che consacra la fama letteraria dell’autore. Il protagonista del libro, Kai, è un giovane pilota tedesco, che negli anni venti si sposta con il suo fedele alano dalla Germania a Montecarlo, da Monza a Saint Moritz, da Nizza a Palermo. Tra una corsa automobilistica, una notte di puntate al casinò, una discesa sugli sci, una crociera intima su uno yacht privato, Kai riflette sull’attrazione che prova nei confronti di tre donne: Barbara, che conosce da tanto tempo e che lo aspetta nel suo luogo natio; l’americana Maud Philpy, maga del flirt, di cui è innamorato il pilota da lui sfidato e l'emancipata e sfuggente Lilian Dunquerke. Al di là della bella vita, degli agi, della mondanità colpisce di questo personaggio l’inquietudine tipica di un giovane uomo terrorizzato dalla routine e incerto sulla direzione da prendere. Del libro e del suo autore abbiamo parlato con Enrico Arosio, che ha tradotto Traguardo all'orizzonte.
Erich Maria Remarque nasce a Osnabrück nel 1898. Nel 1916, in piena Grande Guerra, viene spinto ad arruolarsi volontariamente e nel 1917 è spedito sul fronte occidentale, dove rimane gravemente ferito. Il suo primo romanzo pacifista, Niente di nuovo sul fronte occidentale, è pubblicato nel 1929. Nel 1933 i nazisti bruciano e mettono al bando le sue opere. Riparato in Svizzera, vi risiede fino al 1939, anno in cui si trasferisce negli Stati Uniti. Nel 1948 torna in Svizzera, dove continua a scrivere fino alla morte avvenuta nel 1970. Neri Pozza ne sta ripubblicando l'opera omnia.
Enrico Arosio è nato a Milano nel 1957 e si è laureato in Germanistica all’Università di Monaco. È stato per trent’anni giornalista del settimanale L’Espresso, inviato in Italia e in Europa, caporedattore a Milano, curatore delle rubriche culturali. Ha pubblicato Piccoli incontri con grandi architetti (Skira, 2012). Da studioso di cultura mitteleuropea ha tradotto e curato edizioni di autori del Novecento per diversi editori italiani: Alexander Lernet-Holenia, Franz Hessel, Alfred Döblin, Lion Feuchtwanger, Heinz Berggruen, Lili Grün.
Dovremmo poter mescolare gli anni e i mesi in un gran contenitore, oggi pescare questo, domani quest’altro; una volta pescare una giornata dei nostri diciott’anni, un’altra dei nostri quarantacinque, in allegro disordine, a capriccio. Mentre adesso siamo sempre uguali, e qualcosa ci manca sempre…
Erich Maria Remarque nasce a Osnabrück nel 1898. Nel 1916, in piena Grande Guerra, viene spinto ad arruolarsi volontariamente e nel 1917 è spedito sul fronte occidentale, dove rimane gravemente ferito. Il suo primo romanzo pacifista, Niente di nuovo sul fronte occidentale, è pubblicato nel 1929. Nel 1933 i nazisti bruciano e mettono al bando le sue opere. Riparato in Svizzera, vi risiede fino al 1939, anno in cui si trasferisce negli Stati Uniti. Nel 1948 torna in Svizzera, dove continua a scrivere fino alla morte avvenuta nel 1970. Neri Pozza ne sta ripubblicando l'opera omnia.
Enrico Arosio è nato a Milano nel 1957 e si è laureato in Germanistica all’Università di Monaco. È stato per trent’anni giornalista del settimanale L’Espresso, inviato in Italia e in Europa, caporedattore a Milano, curatore delle rubriche culturali. Ha pubblicato Piccoli incontri con grandi architetti (Skira, 2012). Da studioso di cultura mitteleuropea ha tradotto e curato edizioni di autori del Novecento per diversi editori italiani: Alexander Lernet-Holenia, Franz Hessel, Alfred Döblin, Lion Feuchtwanger, Heinz Berggruen, Lili Grün.