Daniele Del Giudice, Atlante veneziano
Raccontare la modificazione
In questa città apparentemente così immutabile, ho cercato di narrare nei miei romanzi e nei miei racconti la modificazione. Ho cercato di raccontare come le cose cambiano e ho provato a dirle nel momento in cui accadevano, qualche volta mi riusciva anche un po' prima. La modificazione per me è lo spazio della emergenza, di ciò che emerge, quello che ancora non trova ancora parola, quello che ancora non riesce a essere narrazione.
Daniele Del Giudice (1949-2021), ha lavorato alla redazione di Paese sera. Ha pubblicato Lo stadio di Wimbledon (romanzo, 1983), Atlante occidentale (romanzo, 1985), Nel museo di Reims (racconto, 1988), Staccando l'ombra da terra (libro composto di varie narrazioni ma fortemente organico, 1994), Mania (raccolta di racconti, 1997), I-Tigi. Canto per Ustica (testo di uno spettacolo scritto con Marco Paolini, 2001 e 2009), Orizzonte mobile (altro libro composito ma unitario, 2009). Piú recentemente sono stati raccolti suoi scritti nei due volumi In questa luce (saggi e scritti autobiografici, 2013) e I racconti (2016). Tra i suoi saggi letterari, l'introduzione alle Opere complete di Primo Levi (1997 e 2016). Nel 2002 gli è stato assegnato il premio Feltrinelli - Accademia dei Lincei per il complesso della sua opera narrativ, nel 2021 il premio Super Campiello alla carriera.