Giovanni Grasso, Icaro, Il volo su Roma
L'impresa di Lauro De Bosis
Il 2 ottobre 1931 Lauro De Bosis, poeta appena trentenne, sorvola Roma con un monoplano e scarica volantini antifascisti su Palazzo Venezia dove c'è il Duce. Muore in mare probabilmente perché finisce il carburante prima di atterrare in Corsica. Il romanzo di Giovanni Grasso, Icaro, Il volo su Roma, pubblicato da Rizzoli, ricostruisce fedelmente questa impresa e insieme offre un variegato ritratto del mondo dell’epoca, spaziando dalla Roma di Mussolini, violenta e piena di delatori, alla New York del proibizionismo, dalla Parigi degli esuli, alla Germania dell’ascesa del nazismo. Nel libro si racconta anche la grande storia d’amore tra Lauro e Ruth Draper, famosa attrice americana di teatro, di diciassette anni più grande di lui. S’incontrano a Roma nel 1928, tra loro scatta subito una grande attrazione, si ritrovano a New York; quando lui, distrutto per l’arresto dei due amici con cui aveva fondato un’organizzazione clandestina contro il fascismo, matura il progetto del folle volo sulla capitale, lei gli resta accanto nonostante capisca che lo perderà.
Giovanni Grasso (Roma 1962) è giornalista parlamentare e scrittore, consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la stampa e la comunicazione. Tra le sue pubblicazioni le biografie di Oscar Luigi Scalfaro e di Piersanti Mattarella e i Carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-Salvemini. È autore di numerosi documentari televisivi di carattere storico, trasmessi dalla Rai. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il caso Kaufmann, vincitore di numerosi premi. La sua pièce teatrale Fuoriusciti ha debuttato nel 2019 al Carignano di Torino.Io credo che la questione del fascismo sia essenzialmente una questione morale, che riguarda la coscienza degli italiani e, soprattuttto delle loro classi dirigenti. C’è un popolo in catene che in questo momento vive nell’oscurità. Serviranno dei luminosi testimoni, uomini e donne votati al sacrificio per indicare agli italiani la via della riscossa. Del resto anche durante il nostro Risorgimento fu così.