Iperzanzotto - Un gioco poetico

L'omaggio di quattro poeti

Incontro con Stefano Dal Bianco, Giovanna Frene, Nicola Gardini e Marco Munaro. Nel centenario della nascita di Andrea Zanzotto, Andrea Cortellessa ha ideato un gioco poetica dal titolo "Iperzanzotto" che ha coinvolto sedici poeti, quattro per ogni partita, che in modi diversi hanno attraversato l’eredità di forma e di pensiero del poeta di Pieve di Soligo. Questo è il terzo incontro del gioco: i quattro partecipanti hanno dieci minuti l'uno per dire cosa ha significato Zanzotto per loro, per leggere i versi che più amano di questo poeta e per leggere versi propri a lui ispirati. Dal Bianco, Frene, Gardini e Munaro sono stati legati da rapporti di amicizia con Zanzotto e sono suoi conterranei.


Marco Munaro è nato a Castelmassa nel 1960, vive a Rovigo, dove insegna. Si è laureato a Bologna in lettere moderne nel 1984. Nel 2003 ha fondato “Il Ponte del Sale – Associazione per la Poesia”. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’urlo (1990), Cinque sassi (1993), Il Rosario del Lido, in 5 Poeti del premio “Laura Nobile” Siena 1993 (1995), Il portico sonoro (1998), Vaso blu con narcisi (2001), Ionio e altri mari (2003), Nel corpo vivo dell’aria (2009), Berenice (2014), L’arciere piumato (2015), Ruggine e oro (2020) e Le falistre (2021). Ha tradotto Rimbaud e Virgilio; suoi testi sono tradotti in spagnolo, polacco, finlandese, inglese. La rivista “Atelier”, nel n° 69 del 2013, gli ha dedicato un’ampia monografia critica.

Stefano Dal Bianco (Padova 1961) insegna Poetica e Stilistica all’Università di Siena. Negli anni Ottanta, con Mario Benedetti e Fernando Marchiori, ha diretto la rivista di poesia contemporanea Scarto minimo. Come studioso e critico militante si è occupato prevalentemente della metrica di Petrarca, Ariosto, Andrea Zanzotto, e di poesia del Novecento. Di Zanzotto ha curato il Meridiano Mondadori nel 1999 (con Gian Mario Villalta) e l’Oscar Tutte le poesie (2011). Libri di poesia: La bella mano (Crocetti 1991), Stanze del gusto cattivo (in Primo quaderno italiano, Guerini e associati 1991), Ritorno a Planaval (Mondadori 2001; LietoColle 2018), Prove di libertà (Mondadori 2012). I suoi saggi di poetica sono raccolti in Distratti dal silenzio. Diario di poesia contemporanea, Quodlibet 2019.

Giovanna Frene, poetassa e studiosa, diplomata all’Accademia di Belle Arti, è Dottore di ricerca in Storia della Lingua; svolge un PhD a Losanna con L. Tomasin. Tra i libri di poesia: Sara Laughs, D’If 2007; Il noto, il nuovo, Transeuropa 2011; Tecnica di sopravvivenza per l'Occidente che affonda, Arcipelago Itaca 2015; Datità, Arcipelago Itaca 2018 (Manni 20011). Codirige il lit-blog “Inverso. Giornale di poesia” e collabora con riviste come “Antinomie” e “Semicerchio”.

Nicola Gardini (1965) insegna Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford ed è autore di numerosi libri. Con il romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd ha vinto il premio Viareggio Rèpaci 2012. La sua ultima raccolta di poesie è Istruzioni per dipingere. Ha curato edizioni di classici antichi e moderni, tra cui Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily Dickinson. Per Garzanti ha firmato Viva il latino, tradotto in numerose lingue, Con Ovidio, Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo e Rinascere. È presidente della casa editrice Salani.