David Leavitt: i miei libri, il mio rapporto con l'Italia

Da Ballo di famiglia a Il decoro

La casa editrice Sem, che ha pubblicato il romanzo più recente dello scrittore americano David Leavitt, Il decoro, sta riproponendo i suoi primi libri nelle nuove traduzioni di Fabio Cremonesi. Leavitt ha esordito poco più che ventenne e le sue opere, che tra le prime affrontavano apertamente il tema dell'omosessualità, hanno aiutato giovani di tutto il mondo a riconoscersi e a trovare il coraggio per parlare con le proprie famiglie. Nel Decoro il bersaglio polemico dello scrittore è la classe colta americana, disgustata dal successo di Donald Trump, ma incapace di immaginare qualcosa di diverso dal desiderio di fuga dagli Stati Uniti o dall'ostracismo verso i trumpiani. Abbiamo incontrato Leavitt a Roma, dove ha partecipato a Libri Come, e abbiamo parlato con lui dell'impatto della letteratura sulla società, del suo atteggiamento verso i propri personaggi, dei dialoghi e dell'humor nei suoi libri, e infine del suo rapporto con l'Italia.

Non credo che la letteratura abbia molto effetto sulla società, mi piacerebbe che ne avesse di più, ma la popolazione dei lettori di letteratura è costante ma è piccola, è abbastanza per sostenere un’industria, ma benché questo suoni molto pessimista, io credo che sia davvero raro che la letteratura abbia un serio impatto almeno a breve, forse a lungo andare, ma in termini di cultura contemporanea non penso che abbia effetto, a parte per quella ristretta minoranza di gente che legge, ma nonostante questo è importante, sono molto importanti la letteratura, l’arte, la musica, anche se nessuno legge, anche se nessuno ascolta la musica, devi sempre farlo per il futuro


David Leavitt nasce a Pittsburgh il 23 giugno 196. I suoi nonni erano immigrati ebrei russi. I suoi primi anni di vita sono in giro per gli Stati Uniti al seguito del padre, docente universitario che poi si stabilisce alla Stanford University di Palo Alto. Si laurea a Yale nel 1983 con insegnanti come Harold Bloom e Gordon Lish e poi si trasferisce a New York. Nel 1984 pubblica i nove racconti di Ballo di famiglia (Family Dancing). Sua madre muore nel 1985. Nel 1986 pubblica il romanzo La lingua perduta delle gru. Nel 1993 viene in Italia con il suo compagno Mark per starci un anno ma si ferma fino al 2000. Tra i suoi libri: Eguali amori, Il voltapagine (da cui è stato tratto l'omonimo film diretto da Ventura Pons), Martin Bauman, Mentre l'Inghilterra dorme, Il corpo di Jonah Boyd, e numerosi racconti. È docente di lettere inglesi alla University of Florida, dove insegna  scrittura creativa.