Leonardo G. Luccone, Il figlio delle sorelle

Gli autoinganni della mente

Un uomo che non voleva essere padre è l'io narrante del romanzo Il figlio delle sorelle di Leonardo G. Luccone, pubblicato da Ponte alle Grazie. Quando viene alla luce la figlia, tanto desiderata dalla moglie, lui se ne va; anni dopo è la ragazza a cercare il padre e a trovarlo grazie alla figlia della sua nuova compagna. Luccone costruisce un gioco di specchi tra donne - la moglie e sua sorella; la figlia e la figliastra, la compagna e sua sorella - "una flotta di sorellanza", così la descrive in questa intervista, e mette in scena un personaggio maschile in fuga soprattutto dal proprio io tormentato. Diviso in tre atti, il libro si compone soprattutto di dialoghi che invece di ridurre le distanze sembrano dar loro una sanzione definitiva.

Il futuro che avevo immaginato si allontana ogni giorno, non sarà mai presente e mai passato. È un album da sfogliare in solitudine, ricominciando quando salta un nesso che l’automatismo della ricostruzione non è riuscito a creare. Sarà per la prossima volta, ci diciamo.

Leonardo G. Luccone vive e lavora a Roma. Ha pubblicato Questione di virgole (Laterza, 2018, premio Giancarlo Dosi per la divulgazione scientifica) e, con Ponte alle Grazie, i romanzi La casa mangia le parole (2019) e Il figlio delle sorelle (2022). Scrive su la Repubblica e Rivista Studio.