Alessandro Bertante, Mordi e fuggi

Il romanzo delle Br

Nel 1969 Alberto Boscolo è uno studente di lettere di Milano. All’inizio del romanzo di Alessandro Bertante, Mordi e fuggi (Baldini e Castoldi) lo incontriamo mentre distribuisce volantini davanti al cancello della fabbrica Sit Simens. Alberto ha rotto con la famiglia borghese e vive con Anita in case occupate. Il rapporto tra loro s’incrina per le posizioni radicali di Alberto e il ragazzo si trasferisce a vivere in una comune. Bertante descrive il clima avvelenato di quegli anni, la bomba di piazza Fontana, la morte di Pinelli in commissariato, l’avvicinamento del suo protagonista a Renato, Mara e Il Mega, la decisione maturata durante un ritiro in campagna di darsi alla clandestinità, la ricerca di un nome che approda alla scelta di “Brigata rossa”, poi declinato al plurale, le prime azioni dimostrative (brevi rapimenti di dirigenti invisi agli operai), le prime rapine per finanziarsi, il consenso crescente all’interno delle fabbriche. Alberto soffre per l’isolamento a cui lo condanna la clandestinità ma si esalta quando si sente in combattimento; tutto finisce dopo la prima retata: riesce a far perdere le sue tracce, butta la pistola e cambia vita. Il sorgere delle Brigate Rosse a Milano raccontato dal di dentro: un racconto ricco e documentato, che offre molti spunti di riflessione a chi all'epoca c'era e anche a chi è nato dopo.

Mordi e fuggi, scrivevamo, aggredendo il presente. Colpire e scomparire per poi colpire di nuovo più forte, facendo breccia in un mondo ostile che potevae doveva essere cambiato. Ma non c'era nessun futuro a nostra disposizione, nessuna domanda chiara, nessun dubbio che potesse mettere in forse le nostre sicurezze. C'era solo un esaltante presente, un presente che continuava all'infinito, colmando con la sua furia il nostro spazio vuoto.

Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969, vive da sempre a Milano. È autore dei saggi Re Nudo (2005) e Contro il ’68 (2007). Fra i suoi romanzi: Al Diavul (2008), vincitore del Premio Chianti, Nina dei lupi (2011, 2019), finalista Premio Strega e vincitore del Premio Rieti, Estate crudele (2013), vincitore del Premio Margherita Hack e Gli ultimi ragazzi del secolo (2016), vincitore del Premio Selezione Campiello, giuria dei letterati. È Course Leader Senior del Trienno di Cinema e Animazione presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.