Luca Nannipieri, Candore immortale
Antonio Canova una storia d'amore, di arte, di libertà
Ambientato tra Roma e Parigi negli anni 1796-1815, il romanzo di Luca Nannipieri, Candore immortale, pubblicato da Rizzoli, mette in scena Antonio Canova e il suo rapporto con Napoleone Bonaparte.
All’apice dei suoi successi militari, Napoleone vuole rendere Parigi la capitale del mondo e punta soprattutto sull’arte: ordina ai suoi di saccheggiare capolavori e di inviarli in Francia per raccoglierli al Louvre.
Canova a Roma agli inizi dell’Ottocento è l’artista più noto, dirige una bottega importante e non è mai soddisfatto dei risultati ottenuti. Quando nel 1802 Napoleone convoca l’artista a Parigi (dopo aver cacciato il papa e portato via innumerevoli opere d’arte, tra cui il Lacoonte particolarmente caro a Canova), lui non può rifiutarsi di andare. Gli vengono commissionate diverse sculture e riesce a temporeggiare riguardo alla nomina di Capo delle Belle Arti delle terre conquistate che Napoleone vorrebbe attribuirgli.
Un secondo viaggio di Canova a Parigi avviene nel 1810 e all’artista vengono mostrate le grandi opere costruite nella capitale francese. Alla caduta definitiva di Napoleone, nel 1815, è Canova a riportare in Italia trecento grandi opere e questa impresa fa sentire il grande scultore finalmente fiero di sé.
annipieri, oltre a raccontare i fatti storici, dà spazio anche al Canova privato, raccontando la sua storia d’amore con la giovane Domenica, che lo abbandona sull’altare, rendendolo per sempre diffidente verso le donne, che usa come puro strumento di piacere e come modelle per statue dall'immortale bellezza.
All’apice dei suoi successi militari, Napoleone vuole rendere Parigi la capitale del mondo e punta soprattutto sull’arte: ordina ai suoi di saccheggiare capolavori e di inviarli in Francia per raccoglierli al Louvre.
Canova a Roma agli inizi dell’Ottocento è l’artista più noto, dirige una bottega importante e non è mai soddisfatto dei risultati ottenuti. Quando nel 1802 Napoleone convoca l’artista a Parigi (dopo aver cacciato il papa e portato via innumerevoli opere d’arte, tra cui il Lacoonte particolarmente caro a Canova), lui non può rifiutarsi di andare. Gli vengono commissionate diverse sculture e riesce a temporeggiare riguardo alla nomina di Capo delle Belle Arti delle terre conquistate che Napoleone vorrebbe attribuirgli.
Un secondo viaggio di Canova a Parigi avviene nel 1810 e all’artista vengono mostrate le grandi opere costruite nella capitale francese. Alla caduta definitiva di Napoleone, nel 1815, è Canova a riportare in Italia trecento grandi opere e questa impresa fa sentire il grande scultore finalmente fiero di sé.
annipieri, oltre a raccontare i fatti storici, dà spazio anche al Canova privato, raccontando la sua storia d’amore con la giovane Domenica, che lo abbandona sull’altare, rendendolo per sempre diffidente verso le donne, che usa come puro strumento di piacere e come modelle per statue dall'immortale bellezza.
Luca Nannipieri, critico d’arte, ha pubblicato con Skira i libri Capolavori rubati (2019), Raffaello (2020), A cosa serve la storia dell'arte (2020) e il romanzo Il destino di un amore. Tiziano Vecellio e Cecilia (2021). Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre e convegni, da Giacomo Balla a Keith Haring.La bellezza ideale nell’arte non è rappresentare le cose così come sono, ma come dovrebbero essere. Questa è la vera sfida: rappresentarle come dovrebbero essere e migliorarle, aggiungendo loro quel grado massimo di grazia, di nobiltà, di eccellenza che prima non avevano.