Ezio Sinigaglia, Sillabario all'incontrario
La scrittura che cura
Scritto a partire da un momento di profondo malessere per scoprirne le cause più profonde, Sillabario all’incontrario di Ezio Sinigaglia, pubblicato da Terrarossa edizioni, si presenta come un’“autobiografia senza ordine”, un “saggio senza disciplina”. Sinigaglia si racconta attraverso un percorso all’incontrario: parte dalla parola "zoo", illustrando i suoi molteplici animali domestici e arriva alla parola "Aldilà" con una dichiarazione di fede nella scrittura. In mezzo affascinanti riflessioni che spaziano dalla creatività della natura al valore del silenzio, dal rifiuto dei ruoli prestabiliti alla passione per il mare, dall’eros all’humour, dai ricordi d’infanzia e del padre alla predilezione per la Sardegna. Scritto nel 1996-97 con uno stile smagliante.
Ezio Sinigaglia è nato a Milano nel 1948. Ha svolto diversi lavori in ambito sia editoriale sia pubblicitario e nel 2016 ha pubblicato per Nutrimenti il romanzo breve Eclissi Con TerraRossa Edizioni ha pubblicato nel 2019 ll pantarèi (con cui nel 1985 aveva esordito), nel 2020 L’imitazione del vero, segnalato al Premio Strega, nel 2021 Fifty-fifty. Warum e le avventure Conerotiche, prima parte del dittico completato nel 2022 da Fifty-fifty. Sant’Aram nel Regno di Marte. Tra gli autori che ha tradotto e curato figurano Marcel Proust, Charles Perrault, Julien Green, Boileau&Narcejac e Iegor Gran. Suoi contributi narrativi e saggistici sono apparsi su riviste a stampa e sul web.La vita offre un'alternativa secca: morire giovani o invecchiare. È come una bicicletta dal manubrio anomalo, che si può portare con una mano sola, e mai con due. Ciascuno dei due corni del manubrio ha le sue dolcezze e i suoi dolori. Non c'è modo di avere solo le dolcezze. Ma per aver solo dolori un modo c'è, efficacissimo: impugnare il manubrio con due mani. Invecchiare in una perpetua nostalgia di giovinezza, accerchiati da esistenze organiche e inorganiche che invecchiano con noi. Tutto peggiora, lentamente perlopiù, a tratti precipitosamente, ma sempre con costanza irrefrenabile e crudele.