Enrico Terrinoni, La vita dell'altro
Svevo, Joyce: un'amicizia geniale
Italo Svevo prende lezioni di inglese da James Joyce: siamo a Trieste nel 1907 e tra i due scrittori che hanno uno vent'anni più dell'altro comincia un’amicizia che li accompagnerà per molto tempo. In La vita dell’altro, Svevo, Joyce: un’amicizia geniale, pubblicato da Bompiani, Enrico Terrinoni ricostruisce gli incontri tra i due e prova a immaginare il tenore delle loro conversazioni. Sono entrambi scrittori autobiografici che vivono la condizione di esule, provengono da famiglie numerose, hanno avuto una madre affettuosa e un padre che ha subito rovesci di fortuna, ma ad accomunarli, per Terrinoni è soprattutto l’antiteleologia, la volontà di rendere visibile l’invisibile, la prosa iperrealista e la vita letteraturizzata. Se Svevo aiuta finanziariamente Joyce, sempre a corto di soldi, Joyce comprende subito il valore della Coscienza di Zeno e da Parigi contribuisce al successo di questo libro (mentre i due precedenti dell’autore triestino erano passati sotto silenzio); ma il vero regalo che Svevo fa a Joyce è quello dell'ironia, che questo scopre attraverso i suoi testi. Un libro fondamentale per capire l'importanza che ciascuno di questi scrittori ebbe per l'altro, sia dal punto di vista esistenziale sia da quello creativo.
Enrico Terrinoni è professore distaccato del Centro Interdisciplinare “B. Segre”, Accademia Nazionale dei Lincei e Professore ordinario di Letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Ha tradotto opere di Joyce, Wilde, Orwell, Shaw, Hawthorne, Bobby Sands e molti altri, vincendo numerosi premi. Tra i suoi libri: James Joyce e la fine del romanzo (2015), Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (2019) e Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (Premio della giuria – Premio Francesco De Sanctis; Premio della giuria – Premio Viareggio-Rèpaci). Il suo Ulisse bilingue annotato (Bompiani 2021) ha vinto il Premio Internazionale Capalbio per la traduzione nel 2022.
L’arte di Joyce e quella di Svevo si sfiorano senza mai sovrapporsi, come polarità opposte ma fatte della stessa sostanza: l'anelito a percepire l'invisibile anarchico della mente - versione moderna dei sogni shakespeariani. Si respingono per attrazione contraria. Portano in direzioni distanti, ma partendo da impulsi affini. Parlano la stessa lingua pur parlandone tante altre.