Lisa Ginzburg, Una piuma nascosta
Le regole dell'attrazione
La protagonista di Una piuma nascosta, il nuovo romanzo di Lisa Ginzburg pubblicato da Rizzoli, si chiama Rosa ed è la figlia di una coppia di Terni che si è trasferita in Toscana per lavorare nella villa Quercetana al servizio dei Manera. I Manera non hanno figli e dopo una lunga trafila riescono ad adottare in Moldavia Tan. Cresciuto in orfanatrofio, in una realtà difficile, il ragazzo è molto chiuso, e solo Rosa sembra trovare la chiave giusta per comunicare con lui: lo impegna in giochi di carte e asseconda il suo gusto per il linguaggio, creando con un lui un gergo che capiscono solo loro. In più lei è l’unica ammessa alla buca che lui ha scavato in giardino per crearsi un luogo tutto suo. Mentre Rosa guarda con grande ammirazione Enrica, la raffinata e colta madre adottiva di Tan, lui è attratto dai genitori della ragazza, che sono gente semplice e diretta. Nell’ultimo tempo della storia, ormai trentenni, Rosa e Tan, che si erano persi di vista dopo un momento di scontro e di incomprensione, si ritrovano a Natale nelle rispettive case. Un romanzo su una corrispondenza di anime, sulla fatica di riconoscersi all’interno della propria famiglia, e sulla necessità di trovare la propria direzione nella vita, di là da ogni condizionamento, anche quello amoroso.
Lisa Ginzburg ha studiato alla Normale di Pisa e si è specializzata in mistica francese del Seicento. È stata direttrice di cultura della Unione Latina. Tra i suoi libri: Desiderava la bufera (Feltrinelli, 2002), Colpi d’ala (Feltrinelli, 2006), Per amore (Marsilio, 2016), Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italosvevo Edizioni, 2018) Pura invenzione. Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley (Marsilio, 2018), Cara pace (Ponte alle grazie 2020), Jeanne Moreau. La luce del rigore (Giulio Perrone 2021), Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector (rueBallu Edizioni, 2022). Collabora con Avvenire, Gazzetta del Mezzogiorno, Il Foglio e Nazione indiana. Vive e lavora tra Roma e l'Umbria.
La pioggia ticchetta con rumore sulle foglie del larice che è davanti alla portafinestra, nel cielo invernale s'è alzata una luna a metà. Nulla è come lo sta fantasticando Rosa, e le cose vanno come vanno, più storte e tortuose di quanto avrebbero potuto. Ci si trova nelle condizioni non veramente adatte a sé, e da quello scarto si incomincia a essere. Nel mentre lo pensa, Rosa di nuovo prova gratitudine verso i suoi genitori per l'accoglienza che hanno regalato al suo amico. Sì, Tan è il suo amico, il suo amico: e lo rimarrà sempre.
Lisa Ginzburg ha studiato alla Normale di Pisa e si è specializzata in mistica francese del Seicento. È stata direttrice di cultura della Unione Latina. Tra i suoi libri: Desiderava la bufera (Feltrinelli, 2002), Colpi d’ala (Feltrinelli, 2006), Per amore (Marsilio, 2016), Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italosvevo Edizioni, 2018) Pura invenzione. Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley (Marsilio, 2018), Cara pace (Ponte alle grazie 2020), Jeanne Moreau. La luce del rigore (Giulio Perrone 2021), Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector (rueBallu Edizioni, 2022). Collabora con Avvenire, Gazzetta del Mezzogiorno, Il Foglio e Nazione indiana. Vive e lavora tra Roma e l'Umbria.