A.K. Blakemore, Le streghe di Manningtree
Caccia alle donne
Ambientato in Inghilterra tra il 1643 e il 1647, Le streghe di Manningtree di A.K.Blakemore, è stato tradotto da Velia Februari per Fazi. Il romanzo è incentrato sul personaggio di Rebecca West, una ragazza accusata insieme ad altre sei donne, tra cui sua madre, di essere una strega. Siamo in piena guerra civile, nel paese di Manningtree gli uomini sono quasi tutti partiti soldati e a venir prese di mira sono le donne sole, quelle che non godono di alcuna protezione e i cui comportamenti non rientrano nella norma. La caccia alle streghe è capitanata da Matthew Hopkins, un giovane vestito di nero, che si presenta in paese per gestire la locanda e intanto raccoglie informazioni su presunti atti di magia nera, quali la malattia improvvisa di un bambino e la sua morte, e problemi con gli animali. Chiusa in cella per un anno insieme alle altre, senza vedere la luce e patendo il freddo e la fame, per sopravvivere Rebecca deve confessare una colpa che sa di non aver commesso. All'attenta ricostruzione storica, A.K. Blakemore aggiunge la capacità di far sentire l'atmosfera fosca del Seicento, i suoi umori, i suoi colori, i suoi sapori; il ritratto di un gruppo di donne indomite si staglia davanti agli occhi del lettore in tutta la sua potenza.
A.K. Blakemore è autrice di due raccolte di poesie: Humbert Summer (Eyewear, 2015) e Fondue (Offord Road Books, 2018), a cui è stato assegnato il Ledbury Forte Poetry Prize 2019. Ha anche tradotto l’opera della poetessa sichuanese Yu Yoyo (My Tenantless Body, 2019). I suoi scritti sono apparsi su numerose riviste letterarie, tra cui London Review of Books, Poetry, The Poetry Review e The White Review. Le streghe di Manningtree è il suo primo romanzo, vincitore del Desmond Elliott Prize per il miglior esordio del Regno Unito e finalista, tra gli altri, al Costa First Novel Award e all’RSL Ondaatje Prize.
Agli uomini piace sottomettere le donne con la forza. Una donna intelligente può aiutare un uomo a dimenticare la sua identità e di questo ne giovano entrambi. A meno che un mattino lui non si svegli di soprassalto, madido di sudore freddo, e non ricordi: la verità su se stesso che attecchisce e propaga i suoi danni verso l'esterno come un colpo di cannone. No. Preferisco essere una donna. Noi donne accettiamo la nostra degradazione dinanzi a Dio, poiché accettiamo la nostra degradazione dinanzi agli uomini. E ci prendiamo gioco di loro.
A.K. Blakemore è autrice di due raccolte di poesie: Humbert Summer (Eyewear, 2015) e Fondue (Offord Road Books, 2018), a cui è stato assegnato il Ledbury Forte Poetry Prize 2019. Ha anche tradotto l’opera della poetessa sichuanese Yu Yoyo (My Tenantless Body, 2019). I suoi scritti sono apparsi su numerose riviste letterarie, tra cui London Review of Books, Poetry, The Poetry Review e The White Review. Le streghe di Manningtree è il suo primo romanzo, vincitore del Desmond Elliott Prize per il miglior esordio del Regno Unito e finalista, tra gli altri, al Costa First Novel Award e all’RSL Ondaatje Prize.