Giuseppe Antonelli, La vita delle parole
Il lessico dell'italiano tra storia e società
Diviso in due sezioni, “Le parole e la storia” e “Le parole e la società” il volume a più voci, La vita delle parole, curato da Giuseppe Antonelli e pubblicato dal Mulino, parte dal presupposto che conoscere le parole con cui ci esprimiamo ci aiuta a capire meglio il mondo che ci circonda. Tutti sappiamo che l’italiano viene dal latino, ma non tutti sanno che i prestiti da quella lingua sono arrivati in tempi diversi e continuano ancora ad affluirvi; quanto agli inglesismi, ai francesismi, agli ispanismi questi riflettono i contatti avuti dall’Italia con i diversi paesi e il prestigio che di volta in volta questi avevano o hanno. Nel libro s'illustrano la formazione delle parole, la cristillizzazione dei modi di dire, le caratteristiche di gerghi e male parole, e si affronta anche l’aspetto evocativo della lingua rappresentato dal lessico familiare. Una riflessione approfondita sugli strumenti che usiamo tutti i giorni per pensare e per comunicare.
Testi di Giuseppe Antonelli, Marcello Aprile, Roberta Cella, Davide Colussi, Nicola De Blasi, Rita Fresu, Riccardo Gualdo, Gianluca Lauta, Sergio Lubello, Marco Mancini, Federico Milone, Michele Napolitano, Alessandro Parenti, Lucilla Pizzoli, Maria Silvia Rati, Alessio Ricci, Luca Serianni, Stefano Telve, Pietro Trifone, Paolo Zublena.
Giuseppe Antonelli insegna Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora con il Corriere della Sera e racconta storie di parole su Rai Tre. Tra i suoi ultimi libri: Il museo della lingua italiana (Mondadori, 20202), Il Dante di tutti. Un’epopea pop (Einaudi, 2022). Con il Mulino ha già pubblicato Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato (2010) e L’italiano nella società della comunicazione 2.0 (2016).
Testi di Giuseppe Antonelli, Marcello Aprile, Roberta Cella, Davide Colussi, Nicola De Blasi, Rita Fresu, Riccardo Gualdo, Gianluca Lauta, Sergio Lubello, Marco Mancini, Federico Milone, Michele Napolitano, Alessandro Parenti, Lucilla Pizzoli, Maria Silvia Rati, Alessio Ricci, Luca Serianni, Stefano Telve, Pietro Trifone, Paolo Zublena.
Il lessico di un parlante è una categoria aperta: molte parole escono d'uso (gli arcaismi), molte entrano in circolazione (i neologismi), anche se in gran parte non riescono ad attecchire. E questo vale sia per la lingua nel suo insieme, sia per il singolo parlante: il bambino pronuncia la prima parola (mamma? papà? o magari pappa?) generalmente tra i dieci e i dodici mesi e arricchisce con prodigiosa velocità il suo lessico; diventato anziano, può perderne una parte, non solo per eventi patologici o per una minore disposizione a trattenere informazioni recenti, ma anche perché è lontano dalle esperienze di lavoro o di studi della sua giovinezza.
Luca Serianni
Giuseppe Antonelli insegna Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora con il Corriere della Sera e racconta storie di parole su Rai Tre. Tra i suoi ultimi libri: Il museo della lingua italiana (Mondadori, 20202), Il Dante di tutti. Un’epopea pop (Einaudi, 2022). Con il Mulino ha già pubblicato Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato (2010) e L’italiano nella società della comunicazione 2.0 (2016).