Claudia Lanteri, L'isola e il tempo

Il peso del rimosso

Cresciuto in una famiglia di sei fratelli (tre vivi e tre morti), Nonò è il più piccolo. Siamo nella minuscola isola sopra Lampedusa all'inizio degli anni sessanta e il ragazzino è animato da un grande desiderio di conoscenza. In L’isola e il tempo (Einaudi) Claudia Lantieri introduce il protagonista e io narrante mostrandocelo prima alle prese con un professore venuto sull’isola per le sue ricerche scientifiche e poi con un giallo che il maresciallo dei carabinieri si ostina a non considerare tale. Viene ritrovato su un barchino un uomo, Bruno Surico, con accanto il cadavere della moglie. Lui dice di essere scampato al rogo della barca su cui faceva da skipper alla famiglia genovese dei Domoculta. Nonò non gli crede e si dedica a indagini segrete. Giorni dopo approda sull’isola Mattia Domoculta, l'altra sopravvissuta al naufragio: ha sette anni, ed è sotto choc. Lanteri passa dal Nonò tredicenne al Nofrio adulto, l'unico sull'isola ad essere rimasto segnato per sempre da quel tremendo episodio. Il rimosso è un macigno che continua a pesare sulla sua coscienza, L'isola e il tempo è un romanzo sull'innocenza perduta in cui l'eco della narrativa siciliana incontra quello la voce di Elsa Morante creando un'atmosfera sospesa e misteriosa.

Forse così doveva andare: Surico che sparisce e tutti noi a fingere che la vita è quella di prima. La logica lo dice, cosa è falso, e cosa è vero, e il tempo che uno ci vuole perdere. Cinque cadaveri ancora negli occhi, tutto il resto congetture buone a stare dentro un racconto di cui solo io non mi sono ancora stancato.



Claudia Lanteri vive a Palermo, dove fa la libraia. Ha pubblicato racconti su varie riviste («Snaporaz», «Malgrado le Mosche», «Micorrize »). L'isola e il tempo (Einaudi 2024) è il suo primo romanzo.