Aldo Simeone, L'isola dei femminielli

Al confino con gli omosessuali

Nel settembre del 1939 il ventenne fiorentino Aldo viene portato al confino sull’isola di San Damiano alle Tremiti. Ha scontato un anno e mezzo per furto, ma dato che trafficava con pederasti sconta anche la pena riservata agli omosessuali. A San Damiano ci sono pochissimi abitanti e due baracche con gli “arrusi”, quasi tutti siciliani perché dopo l’omicidio di un ragioniere gay il questore di Catania, senza approfondire il caso, ha fatto arrestare cinquanta persone e le ha spedite in esilio. Aldo viene accolto con una festa e da quel momento inizia per lui un periodo di grandi privazioni, ma anche di grandi scoperte: sperimenta il freddo, la noia, assiste a ingiustizie, stringe legami di amicizia e di sesso. Finché scoppia la guerra e l’isola viene svuotata dei suoi prigionieri. Basandosi sulla storia vera dei confinati alle Tremiti, nell’Isola dei femminielli (Fazi), Aldo Simeone esplora una pagina poco conosciuta della Storia del fascismo e dell’omofobia che caratterizzava quegli anni e insieme racconta una formazione tardiva e accidentata. 

Aldo scoprì quel pomeriggio cosa significa essere esposti, come una prigione possa diventare casa, il confino un riparo. E quanto spaventosa e piena di mostri fosse la libertà degli arrusi.

Aldo Simeone è nato nel 1982 a Pisa, dove si è laureato in Lettere e ha conseguito il dottorato in Studi italianistici. Attualmente lavora per la casa editrice Loescher, occupandosi di testi scolastici di storia e musica. Nel 2019 ha esordito da Fazi con Per chi è la notte.