Michele Masneri, Paradiso
Come una mosca nella colla
Inviato da Milano a Roma per intervistare il famoso regista premio Oscar, Mario Maresca, il giornalista trentenne Federico Desideri viene risucchiato dalla città. Maresca non c'è, ma in compenso Federico incontra Barry Volpicelli, l’uomo a cui si dice sia ispirato il protagonista del celebre film "America latrina". In un’estate caldissima Volpicelli fa salire Federico sulla sua vecchia Rolls Royce e prima lo porta da un nano indovino, poi al Paradiso, una piccola comunità sul litorale romano dove a poca distanza l’una dall’altra vivono (e si odiano) la sua ex moglie ricchissima, e la nuova, americana e senza un soldo. Oltre alle due donne al Paradiso ci sono la figlia svampita di Barry, i nipotini, un ginecologo che alleva galline ornamentali, un ex ambasciatore che compra di tutto ai discount, una coppia di lesbiche amiche di Ratzinger. Ogni giorno Federico è pronto a chiudere la sua missione fallimentare e a ripartire e ogni giorno succede qualcosa che lo trattiene lì, finché non ci scappa pure il morto. Usando il registro satirico, Michele Masneri in Paradiso, pubblicato da Adelphi, descrive l’Italia di oggi, tra il falso dinamismo milanese fatto di start up, sfruttamento del lavoro giovanile e invadente presenza di improbabili influencer e l’atmosfera decadente di Roma. Viviamo davvero in un villaggio inca pronto a essere inghiottito dalla vegetazione e non ce ne siamo accorti?
Michele Masneri è nato a Brescia nel 1974 e vive tra Roma e Milano. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono Steve Jobs non abita più qui, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia Stile Alberto, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).Qualche tempo fa ho letto di alcuni coccodrilli che quando arriva l’inverno restano bloccati nel ghiaccio delle paludi o dei laghi in cui vivono. Tengono fuori solo le narici per respirare, azzerano tutte le funzioni vitali, e aspettano. Brumazione, mi pare si chiami. Ecco, voi qua al Paradiso mi sembrate un po’ così, sospesi e in attesa, anche se non so bene cosa state aspettando.