Milena Palminteri, Come l'arancio amaro

La bambina venduta

Un matrimonio senza figli con una suocera che trama per farlo finire e una ragazza del popolo messa incinta da un nobile scapestrato: al centro del romanzo Come l’arancio amaro di Milena Palminteri, pubblicato da Bompiani, c’è una bambina che la notte stessa in cui nasce passa dalle braccia materne a quelle della donna che la spaccia per sua. Siamo in Sicilia, nel paese immaginario di Sarraca, nei primi anni del fascismo e Nardina, che ha studiato e sperava di affermarsi professionalmente, costretta a fingersi madre di Carlotta, resta vedova proprio la notte del finto parto. Sabbeda, che ha ceduto la figlia, le sta vicino facendo la domestica nella casa in cui lei cresce. Altro personaggio fondamentale di questo romanzo è l’avvocato Peppino Calascibetta, persona dai saldi principi morali e dall’indole romantica e protettiva: sarà a lui che Carlotta adulta chiederà lumi riguardo alla propria nascita. In questo esordio, in cui la trama ricca di colpi di scena procede di pari passo con la descrizione d’ambiente, Palminteri dimostra una grande padronanza linguistica e narrativa.

A Sabedda piaceva la determinazione di Nardina che, memore delle sue scelte passate e dei suoi sogni rimasti incompiuti, raccontava alla bambina quale futuro lei stessa avrebbe dovuto prepararsi: prima che moglie e madre bisognava cercare il proprio posto nel mondo, studiare ma non solo, studiare per diventare qualcuno era il fine. Doveva imparare a vivere senza alcun ricatto economico, libera di disporre di sé stessa come più le garbasse, anche e soprattutto in affari di cuore.

Milena Palminteri è nata a Palermo, vive a Salerno e ha due figli grandi. Ha lavorato per tutta la vita come conservatore negli archivi notarili. Come l’arancio amaro è il suo primo romanzo.