Anna Oliverio Ferraris, Madri e figlie
Cinque racconti
Cinque racconti che parlano di maternità: Anna Oliverio Ferraris, forte della sua esperienza di psicoterapeuta, ma anche del suo amore per la letteratura, mette in scena in Madri e figlie (Gallucci) vari aspetti di questa complicata relazione. Si va da Irene che, solo dopo la morte della madre, scopre che questa aveva avuto un legame extraconiugale, a Ilaria, che grazie a un viaggio a Venezia, recupera non solo il rapporto con la madre Antonella, ma anche la voglia di vivere persa in seguito a una delusione amorosa; da Donata che, rimasta incinta molto giovane, cerca la madre biologica per confrontarsi con lei sulla gravidanza che non sa se interrompere, a Renata, la cui figlia di quattro anni sparisce nel nulla, fino alla storia di Virginia e della sua domestica Adelina che nei momenti di difficoltà si accudiscono l’un l’altra con amorevolezza materna.
Smettila di giudicare. Smettila di sentirti offesa e tradita. Smettila di pensare alla mamma soltanto come madre. Guardala da un’altra angolatura, quella di una donna innamorata che ha avuto un figlio dall’uomo con cui ha avuto una storia d’amore appagante, in barba a tutte le proibizioni e i perbenismi.
Anna Oliverio Ferraris è stata ordinario di Psicologia dello sviluppo e Psicologia Sociale alla Sapienza di Roma dal 1980 al 2010. Ha partecipato, in qualità di esperta psicologa e psicoterapeuta, a numerosi convegni e trasmissioni televisive. Ha diretto “Psicologia contemporanea”, collabora con “Mind” e con altri quotidiani e riviste. È autrice di volumi di psicologia (da Il significato del disegno infantile a La comunicazione manipolata) e opere di narrativa, tra le quali Tutti per uno e Tacchi a spillo.