Elisabetta Strickland, Emmy Noether

Nata a Erlangen nel 1882, Emmy Noether è la primogenita del matematico Max Noether. Condivide con il padre la passione per la matematica e riesce a prendere un dottorato in questa materia, insegnando poi per anni senza alcuna retribuzione. Dal 1915 passa all'Università di Gottinga e qui diventa famosa per le sue innovative scoperte sull’algebra. Fuggita in Pennsylvania durante il nazismo, perché non può più insegnare in Germania in quanto ebrea, muore nel 1935, in seguito a un’operazione mal riuscita. Nel suo libro Emmy Noether, Vita e opere della donna che stupì Einsten, 1882-1935, pubblicato da Carocci, Elisabetta Strickland ricostruisce la personalità di questa eminente scienziata, a partire dalla tenacia con la quale riesce ad affermarsi in campo universitario nonostante i molti ostacoli che si opponevano alle donne che volevano studiare. Noether è stata anche una grande insegnante, amatissima dai suoi allievi e dalle sue allieve che venivano chiamati "Noether boys" e "Noether girls" e che usufrivano del suo sapere anche nel corso di passeggiate o tra una nuotata e l'altra in piscina. 

Dal necrologio inviato da Albert Einstein al "New York Times" per ricordare Emmy Noether, riportato nel libro:

In questi ultimi giorni una illustre matematica, la Professoressa Emmy Noether, proveniente dall’Università di Gottinga e negli ultimi due anni attiva al college di Bryn Mawr, è venuta a mancare all’età di 53 anni. A giudizio dei più competenti matematici in vita, Fräulein Noether è stata il più significativo genio matematico creativo mai prodotto da che le donne hanno accesso ad una educazione superiore. Nel regno dell’algebra, in cui i matematici più dotati sono stati impegnati per secoli, ha scoperto metodi che si sono dimostrati di enorme importanza nello sviluppo dei giovani matematici della generazione attuale.

Elisabetta Strickland è matematica, scrittrice e accademica italiana. Già professoressa ordinaria di Algebra, è docente d’onore nel Dipartimento di Matematica dell’Università di Roma Tor Vergata. Tra le sue pubblicazioni, Scienziate d’Italia (Donzelli, 2011), The Ascent of Mary Somerville in 19th Century Society (Springer International, 2016) e Le madri di idee. Le donne scienziate e il Premio Nobel (Nemapress Edizioni, 2024).