Gianluca Herold, Il più bel trucco del diavolo

Una storia di traumi

Si apre con un matrimonio il romanzo di Gianluca Herold, Il più bel trucco del diavolo, pubblicato da Rizzoli: gli sposi sono Andrea Volpe e Sebastian Schittini. Siamo nel gennaio 2024; da lì Herold si sposta nel 2004 per raccontare la fine di Mariangela Pezzotta, massacrata prima che compisse ventotto anni dal suo ex fidanzato Andrea. L’omicidio, da lui commesso in stato di grande alterazione insieme alla nuova fidanzata Elisabetta, porta all’arresto delle Bestie di Satana, una setta già colpevole di spaventosi delitti. Il più bel trucco del diavolo ricostruisce la storia di Andrea Volpe, dalla decisione di eliminare nel 1998 Fabio Tollis e Chiara Marino, due membri del gruppo, al suicidio indotto di Andrea Bontade, che non aveva partecipato all’esecuzione. Herold passa poi a raccontare l’infanzia e la giovinezza di Andrea, segnate da violenze in famiglia, a scuola, da parte del prete, durante il servizio militare; la sua scoperta dell’alcol e dell’eroina; la sua voglia di rivalsa; il suo rapporto con Mariangela, che sogna di salvarlo; il suo legame con gli altri componenti della setta, tutti con storie di abusi alle spalle. La narrazione include anche la detenzione di Andrea, la sua decisione di studiare, l’incontro in carcere con Sebastian, ex giornalista e spacciatore di droga brasiliano, il parere negativo su di lui di una psicologa, convinta che tornerà a fare del male. Dopo 16 anni e 50 giorni Andrea Volpe è libero; questo libro, molto attento alla realtà dei fatti e lontano da ogni stereotipo, è anche un’articolata riflessione sul male, sulle sue origini, e le sue conseguenze su chi lo fa e chi lo subisce.  

Uccidere di per sé è la cosa più stupida che ci sia. È un grilletto, una coltellata. In realtà è reggere tutto il dopo, quella è la cosa più difficile, Reggere, condurre una vita normale. La paranoia che ti ha visto qualcuno, che ti vengono a prendere. E c'è chi va fuori di testa per questa cosa.

Gianluca Herold è traduttore e collaboratore di svarie case editrici e riviste come “Rivista Studio”, “Linkiesta” e “Lucy”.