Benedetta Vassallo, Carissimo Billy, dear Lucy

Lettere di Lucia Rodocanachi e Guglielmo Bianchi

Il volume Carissimo Billy, dear Lucky, Lettere 1937-1947, Diario dell’amicizia tra la traduttrice segreta di Vittorini e uno sciupone della vita, pubblicato da 8ttoedizioni, per la cura di Benedetta Vassallo e Alessandra Barbero, raccoglie una selezione dell’epistolario tra Lucia Rodocanachi e Guglielmo Bianchi. Lucia Morpurgo, nata a Trieste, studia a Genova e sposa il pittore Paolo Rodocanachi. Con lui vive nella Casa rosa ad Arenzano, una casa molto ospitale, in cui si ritrovano tra gli altri Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro, Carlo Bo, Adriano Grande, Gianna Manzini, Henry Furst. Guglielmo Bianchi, artista, poeta, mecenate, grande viaggiatore, trascorre diversi anni a Buenos Aires e da Lucia si fa raccontare attraverso la loro corrispondenza la vita in Italia del suo gruppo di amici. Un libro che ha il pregio di ricostruire un’epoca travagliata e di grandi fermenti culturali e di gettare luce su una figura femminile, che rimanendo nell’ombra, contribuisce a consolidare la fama di traduttori come Vittorini, Montale, Sbarbaro e altri.  

Ho molto bisogno di qualche conferma della mia esistenza, per non sentirmi inesistente, di essere ricordata cioè. Quella della mia inesistenza è l’idea fissa, mi sento obliterata, cancellata, una larva che continua per abitudine certe azioni materiali o a credere di compierle meglio.

Lucia Morpurgo Rodocanachi (Trieste 1901 - Arenzano 1978) è stata scrittrice e traduttrice segreta per autori come Vittorini, Gadda e Montale, ispiratrice e musa di un cenacolo di artisti che si riuniva nella sua dimora di Arenzano, con i quali intrattenne un fitto e intenso epistolario. Le sue lettere, catalogate e conservate presso la Biblioteca Universitaria di Genova, rappresentano la sua Opera non scritta.

Guglielmo Bianchi (Lavagna 1899 -1966) è stato poeta, pittore, drammaturgo, pensatore, dandy. Fondatore della rivista di poesia Circoli a cui collaborarono Barile, Sbarbaro, Montale, consumò un’esistenza irrequieta in un continuo vagabondare tra la sua terra, Parigi e il Sud America. Lascia tre raccolte di poesie, numerosi dipinti e il ricordo di una vita “furibonda di gloria”.