Fabrizio Silei, Il conte di Montecristo

La riscrittura di un grande classico

Fabrizio Silei riscrive per Lapis Il conte di Montecristo, il capolavoro di Alexandre Dumas rivolgendosi a un pubblico di ragazzi e avvalendosi delle illustrazioni di Ernesto Anderle. Immagina che il protagonista racconti in più serate ai due figli, Faria e Petra di tredici e dodici anni, la storia della propria vita. Partito come il marinaio Edmondo Dantès di Marsiglia, viene imprigionato alla vigilia del matrimonio con false accuse, sta in cella per quattordici anni, conosce l’abate Faria che dà un’istruzione completa e gli dice come procurasi il suo tesoro. Tornato a Parigi come Conte di Montecristo, ritrova i suoi molti nemici ed esegue una lunga e spietata vendetta, prima di capire che non è quello il modo per riprendersi la sua vita . 

Fu come se, attraversando quel budello polveroso e riemergendo alla luce, fossi stato ripartorito dalla terra, come se rinascessi mutato. Vi ero entrato ragazzo, umile, fiducioso e ingenuo e ne uscivo ora come un uomo, un uomo che aveva capito ogni cosa. L'angelo fiducioso e puro era ora un demone assetato.

Fabrizio Silei scrittore, grafico e artista, laureato in Scienze politiche, si dichiara “ricercatore di storie e vicende umane”. Autore prolifico e capace di spaziare tra vari generi e registri narrativi, riceve il Premio Andersen nel 2012 nella categoria 10-12 anni con Il bambino di vetro; due anni dopo gli viene assegnato il Premio Andersen come miglior autore e nel 2024 il Premio Bancarellino con Hikikomori (insieme ad Ariela Rizzi) sempre per Einaudi Ragazzi.

Ernesto Anderle, pittore, illustratore e fumettista, lavora tra Milano e Trento. Ha grande seguito sui social con la pagina Roby il pettirosso, che ha dato anche il titolo alla sua graphic novel autobiografica. Con le case editrici Mondadori, Beccogiallo e Longanesi ha pubblicato diversi fumetti che hanno incontrato il gusto del pubblico come Vincent Van Love e Caravaggio.