Paolo Di Paolo, Rimembri ancora
Perché amare da grandi le poesie imparate a scuola
La poesia è un modo per guardare da fuori le cose; i versi fanno scintillare il nostro stare al mondo, ma nella vita adulta della maggior parte delle persone lo spazio riservato a questa forma letteraria è molto ridotto. In Rimembri ancora, Perché amare da grandi le poesie imparate a scuola, pubblicato da Il Mulino, Paolo Di Paolo affronta il tema della poesia partendo dai testi che tutti abbiamo incontrato attraverso le antologie scolastiche. Ci sono poeti che paasano di moda come Cardarelli, Panzini, Moretti, ma i cui versi continuano a risuonare nelle nostre teste; ci sono poeti che a scuola non ci hanno fatto impazzire come Foscolo, che riletti da adulti commuovono e fanno pensare; ci sono poesie come quella dedicata da Manzoni a Napoleone Bonaparte che sono altissime riflessioni sul potere e su quello che resta dopo il potere; ci sono poesie minori di geni come Leopardi che contribuiscono a farci sentire vicino il poeta. Un libro che fa riflettere su testi molto noti mettendone in luce l’importanza e la modernità.
Paolo Di Paolo è autore tra l’altro dei romanzi Mandami tanta vita (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019, Premio Viareggio-Rèpaci), Romanzo senza umani (2023, candidato al Premio Strega) tutti nel catalogo Feltrinelli. Scrive su la Repubblica, L’Espresso e Vanity Fair. Conduce su Rai Radio 3 la trasmissione La lingua batte.
Un certo ritmo, gli a capo, il rapporto con il bianco della pagina, e quindi con il silenzio, ogni ripetizione, ogni scelta di natura musicale sottrae il lessico alla lingua trita della comunicazione. Così le parole riguadagnano spessore, proprio perché pronunciate come in una sorta di preghiera laica, una canzone senza musica, un sussurro o un grido. Tutto suona diverso perché è detto - letteralmente - in altri termini. Tutto è pronunciato in modo alternativo, eccentrico, singolare.
Paolo Di Paolo è autore tra l’altro dei romanzi Mandami tanta vita (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019, Premio Viareggio-Rèpaci), Romanzo senza umani (2023, candidato al Premio Strega) tutti nel catalogo Feltrinelli. Scrive su la Repubblica, L’Espresso e Vanity Fair. Conduce su Rai Radio 3 la trasmissione La lingua batte.